M5S, Stefano Alparone: “Il Senatore Zizza ed il sindaco Carluccio e quel costante atteggiamento prono della Politica nei confronti di ENEL”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo nota del Movimento 5 Stelle, a firma del consigliere comunale Stefano Alparone, in merito ad un atteggiamento ‘permissivo’ che la politica locale avrebbe nei confronti dei colossi industriali, quali Enel.

“Da decenni oramai, da quando Brindisi fu “eletta” o sarebbe meglio dire “costretta” a mutare le sue naturali vocazioni e quindi tipologia economica e di sviluppo, a favore di un’artificiosa vocazione industriale, la Politica, parentesi elettorale a parte, si è sempre mostrata decisamente inadeguata nel confronto con i vari colossi industriali quindi anche verso Enel, privilegiando alla tutela della propria comunità, la tutela degli interessi delle aziende. La lunghissima narrativa che racconta di una Politica più incline ad un rapporto subalterno che paritetico, si arricchisce di due nuovi episodi che, se pur differenti, raccontano la stessa storia. Il primo riguarda il Senatore Zizza, impegnato in una serie di audizioni per svelare alla politica il segreto di pulcinella, ovvero che la centrale a Carbone di Cerano è per sua stessa natura incompatibile con la salute e con l’ambiente e aggiungerei anche con un sano e proficuo sviluppo economico che abbia come primo beneficiario l’interesse della comunità non certo il profitto dell’azienda. Il Senatore Zizza, che sta scoprendo quanto sia grave l’impatto della Centrale a Carbone, proprio ieri, ha preso una posizione: “sono necessari interventi da compiere sugli impianti, poiché solo interventi efficaci e mirati sull’impiantistica e sulla bonifica ambientale possono eliminare ogni nocività e rischio per le persone”. Quello che lascia basiti è la leggerezza con cui si fanno certe affermazioni che sono di fatto un “no sense”. Mi piacerebbe chiedere al Senatore se veramente crede a quel che dice o se semplicemente ritiene che questa comunità possa ancora essere impunemente presa in giro. Come si fa ad affermare che bisogna fare interventi di bonifica ambientale se la fonte inquinante non cessa di esistere? Veramente il Senatore crede, nonostante decine e decine di studi e delle recenti evidenze scientifiche, che si possa “ambientalizzare” questo tipo d’impianti? I limiti di legge, riguardo alle emissioni, sono numeri che “legalizzano” l’avvelenamento del territorio derubricando a incidente di percorso le patologie gravi e le morti che questi impianti “regalano” al territorio. Anche la Sindaca ieri, parlando delle difficoltà della “Fondazione Teatro Veri”, ha svelato il piano programmatico della sua Amministrazione nei confronti di ENEL, quella collaudata da tutte le precedenti amministrazioni, inaugurate proprio dal padre, quella del “cappello in mano” con buona pace della collettività. La Politica ha il dovere, proprio in questi ambiti, di programmare e non di tirare a campare; la Politica deve chiaramente prendere posizione verso un modello di sviluppo fallimentare e soprattutto deve, come incipit di ogni discussione sulla questione ENEL, essere cristallina: la Centrale a Carbone di Cerano deve chiudere, ENEL deve accollarsi i costi della dismissione e delle bonifiche e lo Stato deve intervenire seriamente per la riconversione economica del nostro territorio”.

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