BRINDISI – “Spiace dover constatare che quello che dicemmo in Consiglio Comunale, quando questa maggioranza approvò il Regolamento per la nomina negli enti terzi, è stato puntualmente rispettato”.

Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Stefano Alparone ed Elena Giglio.

“Non ci voleva certo molto a comprendere che quel regolamento che parlava di trasparenza e competenze in realtà non sarebbe servito a nulla. Va chiarito che di fatto al Sindaco, la legge, concede la facoltà di attuare le nomine in piena discrezionalità, ma se si sceglie un percorso di condivisione e partecipazione allora bisogna essere coerenti e trasparenti sino in fondo, non tanto per il rispetto verso i consiglieri comunali, quanto per quello dovuto ai professionisti che decidono di partecipare ad una manifestazione d’interesse. Invece la procedura portata avanti non ha fatto altro che evidenziare la palese non volontà di garantire trasparenza rispetto alle scelte effettuate. Quella di oggi infine è stata un’audizione imbarazzante, perché rendere pubblico l’ultimo atto di un procedimento sino a quel momento di fatto sconosciuto a tutti? Nessuno ha saputo per tempo chi avesse inviato la candidatura, non si conoscono ad oggi i parametri con cui sono state valutate le candidature e non si conoscono i curricula dei candidati. Oggi, un cittadino qualsiasi che avesse deciso di partecipare all’audizione non avrebbe avuto gli strumenti per capire nulla, figuriamoci farsi una pallida idea dei candidati. In attesa della Giunta, prendiamo atto che per gestire la gravissima situazione della Multiservizi che di fatto è più vicina alla messa in liquidazione che ad un risanamento tramite “mirabolanti” fusioni ed ancora ignoti piani industriali, si è deciso di scegliere seguendo percorsi noti alla politica invece di mettere in piedi una seria manifestazione d’interesse realmente trasparente”.

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