Luperti: “Faccio un passo di lato, non sosterrò nessuno. Orgoglioso di essere stato al servizio dei cittadini”

BRINDISI – Nel corso della sua conferenza stampa, Lino Luperti si commuove in due circostanze: quando annuncia che non prenderà parte alla campagna elettorale, aggiungendo al contempo che, come affermato da Emiliano, è comunque difficile piegare un Luperti; quando rivolge un invito ai giornalisti affinché facciano emergere sempre la verità fino in fondo.

Luperti, dunque, fa un passo indietro, anzi, di lato, perché – come da lui sostenuto – sarà vigile su tutto quello che accadrà, soprattutto rispetto alla redazione del Pug, sul quale, a suo dire, ci saranno parecchi appetiti da tenere a freno.

Per quanto concerne la campagna elettorale, però, il passo sarà indietro e non di lato, perché il politico brindisino, ufficialmente, non appoggerà nessun candidato.

Luperti, in conferenza stampa, non si è sottratto ad analizzare i passaggi contenuti nell’ordinanza del Gip, dalla quale emerge la contestazione a suo carico di due fattispecie di reato, legate alla rimozione di una carcassa di topo da un appartamento privato ed al ripristino di un muro di cinta facente parte dell’abitazione del suo pediatra di fiducia; entrambi interventi effettuati dagli uomini della BMS sotto sua sollecitazione.

“C’era un albero pericolante che necessitava di un intervento, ma come al solito nessuno della Multiservizi è intervenuto solertemente e così l’albero, qualche tempo dopo, è caduto su due auto e sul muro di recinzione dell’abitazione del mio pediatra di fiducia. Io ho fatto un sopralluogo solo quando l’albero era pericolante, non quando poi è caduto.

Riguardo la rimozione della carcassa di topo, una signora mi ha chiesto a chi potesse rivolgersi ed io mi sono limitato a girare la richiesta a Pietanza; nemmeno la conoscevo quella signora”.

Rispetto all’episodio dell’intercettazione che vede coinvolto l’avvocato Francesco Trane (quest’ultimo non risulta indagato), ex Amministratore della BMS, il quale chiede a Luperti se dopo una battuta di pesca effettuata con l’avvocato Silvestre avesse voluto del pesce, Luperti spiega: “Ho la fortuna di avere delle amicizie: il fatto che l’avvocato mi abbia chiesto se avessi voluto un secchio di pesce, non credo possa considerarsi il segno di una sua sudditanza nei miei confronti. Mi sono limitato a rispondergli che non era necessario perché il giorno seguente saremmo andati a cena assieme”.

Fornita la sua versione dei fatti e ringraziata la Digos per il tatto dimostrato nel corso delle operazioni di perquisizione del suo appartamento avvenute giovedì, Luperti ha voluto ribadire chiaramente la sua estraneità ad ogni tipo di illazione o accusa, ed ha inteso togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Non sono a capo di nessun clan. Resto fiducioso nella giustizia: non posso pensare che le perquisizioni vengano disposte appositamente in prossimità della campagna elettorale per condizionarmi. La magistratura fa il suo dovere, indagando su esposti e segnalazioni che gli pervengono. A tal riguardo, mi sento orgoglioso di aver ricevuto un esposto da un pluripregiudicato come Trane (Sandro, ndr), come Cannalire o come la figlia dell’ex dirigente comunale, l’ing. Cafaro. Così come sono orgoglioso di essere sempre stato al servizio dei cittadini”.

L’ex Assessore all’Urbanistica passa a spiegare quindi le ragioni della sua scelta di abbandonare la sfida elettorale: “Nessuno sa che risulto indagato dal novembre del 2012; non l’ho mai detto nemmeno al mio amico fraterno Mimmo Consales. Nonostante questo, io sarei andato avanti, ma ho deciso di fare questo passo di lato per mia moglie, perché non voglio che paghi colpe non sue, e per non mettere in imbarazzo nessuno. Sono certo che sarei risultato il più suffragato anche questa volta, ma probabilmente avrei poi ricevuto un altro avviso di garanzia. Ciò, nonostante la Commissione Antimafia non mi abbia mai definito un impresentabile; nonostante non abbia procurato un posto di lavoro a mia moglie; nonostante in nessuna indagine risulti che io ho preso un pacchetto di soldi. Se devo essere considerato un delinquente per aver chiesto la rimozione di una carcassa di topo o per la cura di un albero, beh, ne sono orgoglioso”.

Luperti richiama poi l’attenzione di cittadini e magistratura su due tematiche, Pug e rifiuti: “Sul Pug renderò la vita difficile a tutti: dicono che io sia proprietario di 30 ettari di terreno sulla costa, cosa assolutamente falsa. E’ vero invece che tutti vogliono mettere le mani sul Pug, e farà comodo avere in Consiglio comunale persone che non sanno nemmeno distinguere una determina da una delibera. Ho sentito dire da Ciullo e Serra che vorrebbero richiamare Goggi: vi invito a leggere la relazione approntata dall’avvocato Canepa del Comune, che parla dei motivi ostativi al suo ritorno.

Stessa attenzione dovrà essere riservata sulla gestione dei rifiuti: oggi non ho più nessun tipo di interesse, anzi, non ne ho mai avuti, quindi vigilerò liberamente ed attentamente. Spero inoltre che la magistratura monitori i personaggi che ruotano attorno a chi è presente nelle liste: io ci ho sempre messo la faccia, altri no”.

La campagna dei veleni, insomma, sembra non accennare a placarsi, e certamente le dichiarazioni rese da Luperti provocheranno ulteriori reazioni da parte di chi è stato chiamato in causa. Di certo c’è che, con il momentaneo passo di lato annunciato da Luperti, si chiude una pagina importante della storia recente della politica brindisina.

Andrea Pezzuto

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO