BRINDISI – Tra gli eventi positivi della nostra città, va senza dubbio segnalato l’esordio letterario del nostro concittadino Vincenzo Corsa che a giorni sarà in libreria.

Cosa dire  di questo signore che, ormai in pensione da diversi anni, si è creato una piccola nicchia in un campo che non era il suo, per poter ancora sentirsi partecipe e attivo componente della società?

Per coloro che lo conoscono non è necessario aggiungere altro; per coloro che, invece, non sono annoverati tra i suoi amici, dobbiamo dire che è un signore che ha dedicato  tutta la sua vita lavorativa, nell’ambito tecnico, per poi passare, inaspettatamente, al campo letterario. Questa invasione è sicuramente una conseguenza del suo hobby preferito che è la lettura.

La maggiore disponibilità di tempo libero da dedicare al suo hobby, ha generato in lui il desiderio di cimentarsi nella scrittura.

Gli passava per la testa, già da diverso tempo, un’idea originale, che tra grandi difficoltà sia di carattere tecnico e sia di carattere organizzativo, ha affrontato portandola a termine con sforzo immane.

La sinossi di quello che è diventato il suo primo romanzo si può descrivere in poche righe.

Uno scrittore in crisi creativa si ritira nella sua casa di montagna per fare un esame obiettivo e definitivo sul suo futuro. Immerso in questo manicheo dilemma, viene in contatto con uno straniero che bussa alla sua porta per chiedere aiuto. Nelle inevitabili discussioni che i due affrontano, si scoprono di avere molte affinità tanto da far nascere un certo rispetto reciproco tra i due e da ciò l’ospite viene invogliato adaprirsi con questo sconosciuto. Fin dall’inizio della confessione, la situazione è incredula tanto da far pensare al nostro povero scrittore di essersi imbattuto in un pazzo e teme per la sua incolumità.

La prima cosa che lo sconosciuto dichiara è: “Io sono Yeshua Bar Abba detto Barabba, scampato alla morte perché al mio posto sulla croce è salito Gesù di Nazareth e per tale ragione, la Morte ha dimenticato la mia esistenza”.

Da ciò il titolo del romanzo ”L’Uomo dimenticato dalla Morte”.

L’incredulità che si potrebbe leggere nei vostri occhi si manifestò in quelli dello scrittore ma, col passare del tempo, trai due, tutto si appianò e ne scaturì un resoconto degli ultimi venti secoli di storia raccontati da un punto di vista molto personale e soggettivo, lontano dalle descrizioni ufficiali che ci propinano i libri di storia.

Un resoconto obbiettivo e critico dei grandi eventi nei quali è stato coinvolto e una descrizione appassionata delle circostanze che sono statedeterminanti nella sua vita.

Penso che non sia necessario aggiungere altro per invogliare a leggere questo libro che, secondo me, ha tutte le caratteristiche per avvincere il lettore accanito ma anche per incuriosire e invogliare chi alla lettura dedica poco tempo.

Vi auguro una buona lettura e vi invito a contattare l’autore al suo indirizzo di posta elettronica: corsav@tiscasli.it: sarà molto felice di leggere i vostri commenti e critiche che certamente lo aiuteranno a migliorare il suo futuro lavoro e promette una risposta a tutti.

 

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