ROMA – Vasca per i liquami a Pilone, approvato lo schema di risoluzione. Questa mattina, all’unanimità, è stato approvato lo schema di risoluzione nell’ambito dell’Affare Assegnato n. 918 sulle problematiche ambientali che interessano la località Pilone, nel comune di Ostuni, in Commissione Ambiente del Senato.

“Il lavoro di tutti i gruppi parlamentari- ha detto il senatore di Direzione Italia, Vittorio Zizza, Vice Presidente della Commissione- ci ha portato alla votazione congiunta di questa risoluzione che finalmente pone le basi per valutare concretamente la soluzione più adeguata sulla questione legata alla realizzazione della vasca di raccolta di liquami proprio sul litorale ostunese”.




“Importante ricordare- sottolinea il parlamentare di Direzione Italia Zizza-  che il progetto, che ha sempre trovato l’opposizione di alcune Associazioni Ambientaliste come il Comitato per la Salvaguardia del Pilone e di molti cittadini, dovrebbe interessare il tratto di litorale ubicato sulla spiaggia libera della costa ostunese, meta, per le proprie caratteristiche paesaggistiche e marine, di numerosi turisti al confine con la storica Torre S. Leonardo e il parco regionale delle Dune. Lo schema licenziato oggi sarà trasmesso alla Regione Puglia, al Comune di Ostuni, al Comitato di Salvaguardia per il Pilone, ai Carabinieri del Noe, alla Provincia di Brindisi ed al Ministero dell’Ambiente”.

Il lavoro della Commissione è partito molti mesi fa, con l’avvio del ciclo di audizioni dei vari attori coinvolti, ha determinato oggi la decisione unanime di impegnare il Governo, instaurando un tavolo di coordinamento anche attraverso il Ministero dell’Ambiente e che preveda la collaborazione della Regione Puglia, al fine di promuovere adeguate attività di monitoraggio  volte a verificare la conformità dell’opera  alla normativa vigente ed alfine di evitare lo sversamento di liquami direttamente in mare. In questi mesi è stata  valutata anche  la sospensione dei lavori avviando la comparazione per la valutazione di progetti e siti alternativi, avvalendosi anche del  Nucleo operativo ecologico dell’Arma dei Carabinieri.

“L’avanzamento dei lavori ora dovrà coinvolgere tutte le istituzioni territoriali e le associazioni ambientaliste che, di concerto con il Sistema nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente, con l’adeguata attività di vigilanza e controllo, dovrà riferire al Parlamento gli sviluppi e l’esito degli impegni assunti- conclude Zizza- Abbiamo raggiunto un primo grande obiettivo che aveva una priorità su tutte: la salvaguardia del territorio e dell’ambiente marino di uno dei tratti più suggestivi dell’Alto Salento”.

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