Licchello (Uil) sul “Modello Brindisi” apparso sulla testata “L’Espresso”

FINALMENTE! Da un po’ di tempo si parla BENE della nostra città e questo non può che farci piacere. Sembra quasi che una imprevedibile magia sia stata messa in atto.

Il modello Brindisi risolverà tutti i problemi che la attanagliano da molti anni a questa parte. Hanno commesso un grave errore le testate giornalistiche, i cittadini brindisini che denunciano e si lamentano dell’inquinamento, della sporcizia che ha invaso la città, delle strade piene di buche, della malavita che la fa da padrone, del disagio sociale esistente.

Oggi, FINALMENTE!, come per miracolo, queste situazioni non esistono più ed è il momento di considerare superata questa condizione di precarietà e di indigenza per guardare con ottimismo il presente, una città tutta da desiderare, in attesa del miracoloso intervento di là a da venire, rigorosamente spalmato in un arco di tempo medio/lungo. Questo, almeno, si afferma in un articolo del settimanale ESPRESSO del 28 luglio scorso. FINALMENTE il Comune di Brindisi, grazie ai lungimiranti amministratori attuali, ha presentato un programma di sviluppo con una serie di progetti ed investimenti nella città. Un programma innovativo e realizzabile. Oggi scopriamo quello che veramente la giunta Rossi vuole FINALMENTE realizzare nel prossimo futuro. Un futuro che, secondo noi, si tinge di grandi preoccupazioni  se invece di programmare nell’immediato si progetta nel tempo. Non possiamo aspettare ancora!

Il tavolo della crisi chiesto ed ufficializzato nei primi giorni di luglio in Prefettura, grazie alla sensibilità del Prefetto dottor Guidato, con la partecipazione di rappresentanti del Governo, il sottosegretario al Ministero del lavoro onorevole Durigon, dell’onorevole Aresta, delle Istituzioni territoriali e parti sociali, è stata l’occasione giusta per sottolineare la gravità della situazione, aprendo un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico per riconoscere lo “STATO di CRISI di BRINDISI e PROVINCIA” ed avere le garanzie necessarie per affrontarlo. Una occasione che è stata raggiunta e che bisogna non perdere!

Ci spiace constatare che si pensa più a presentare una città immaginaria del futuro che affrontare e prendere di petto la congiuntura attuale.

Condividiamo la progettazione di un percorso di sviluppo da realizzare entro il 2030, ma non è la risposta giusta di cui ha  bisogno oggi la nostra città.

Importanti  cambiamenti sono previsti e programmati: la decarbonizzazione della centrale di Cerano, l’evoluzione della chimica, importanti trasformazioni nel settore agricolo e nel sociale sono in atto. È necessario affrontarli subito per non subire le decisioni che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei lavoratori e del territori tutto.

Perciò la UIL si attiverà a presentare a tutti gli Enti istituzionali ed al Governo la insoddisfazione di come procede il confronto per far rinascere la nostra città maltrattata e dimenticata, diventata la cenerentola della Puglia.

Il Segretario generale

Antonio Licchello

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