Scrivo in quanto ragazza lavoratrice pendolare. Vivere a Brindisi è come vivere agli antipodi del mondo, i collegamenti sono improponibili, gli orari fra una corsa e l’altra sono folli. Dalle stazioni non ci sono navette che garantiscano l’accesso alle città, ma soprattutto non c è garanzia per noi lavoratori. Ogni mattina prendo un autobus STP per arrivare da un quartiere periferico in stazione per prendere il treno che da Brindisi va a Bari delle 6.39. L’ autobus arriva a filo alle 6.38, cosicché rischio di perdere lo stesso treno ogni giorno. Il treno il più delle volte è in ritardo di 5 minuti già nel momento della partenza da Lecce(cosa assurda!). Si dovrebbe arrivare a Fasano alle ore 7.12, cosa che non avviene mai ,quindi, io e chi lavora a Fasano con me, ogni mattina sempre di corsa, sfreccia verso il parcheggio della navetta di Sita Sud, che fino a sabato 14 Settembre, aveva partenza ufficiale alle ore 7.20, per arrivare alla Villa comunale alle 7.30 e andare, sempre di corsa, in Ospedale a timbrare il cartellino. Questa mattina Lunedì 16 settembre, sorpresa!!! Siamo arrivati come sempre alla stazione di Fasano con qualche minuto di ritardo, uscendo, ci siamo resi conto che la navetta della SITA non era presente, ci siamo messi a parlare fra noi con gli altri presenti e abbiamo scoperto che l’orario era cambiato. Nell’assurdo una navetta che parte dalla Stazione e arriva alla Villa Comunale centrale di Fasano, non tiene presente l orario dei treni ,dei turisti, dei pendolari. La corsa delle 7.20 del mattino è stata anticipata alle 7.15, causando disservizi e l’impossibilità per noi pendolari che lavoriamo in Ospedale di arrivare sul posto di lavoro in tempo. Cosa ancora più assurda, la navetta successiva arriva alle 7.30 e resta ferma lì, fino alle 7.55. Siamo invogliati ad usare i mezzi pubblici, abbiamo regolari abbonamenti con costi non irrisori, ed il servizio è pessimo, senza parlare delle condizioni dei mezzi stessi, finestrini bloccati, aria condizionata inesistenze, perdite interne dell’ impianto dei riscaldamenti etc etc etc.. Quello che non capiamo è come sia possibile non tenere conto di noi pendolari ABBONATI SITA che lavoriamo a Fasano, in una situazione dove, per chiunque 5 minuti non fanno la differenza, mentre a noi consentono di portare a casa lo stipendio per le famiglie.
Con rammarico,
Federica Cavalera