Lettera aperta della vicesindaco De Vito ai docenti per l’avvio del nuovo anno scolastico

BRINDISI – Care maestre, cari maestri,

Cari e care proff.,

per alcuni alunni la prima campanella del nuovo a.s. è già suonata nei giorni scorsi, ma per tutti voi il rientro a scuola prosegue a pieno ritmo già dal 1° settembre, a lavoro nel progettare, pianificare, strutturare percorsi educativi e formativi all’interno di un assetto gestionale e organizzativo sempre più burocratizzato e distante dai veri bisogni che oggi la scuola richiede: accompagnare i ragazzi a scoprire il senso delle cose e a immaginare la propria vita orientandosi nella realtà con approccio critico.

Una mission ambiziosa che rivela tutto lo straordinario valore che ciascuno di voi rappresenta per i nostri bambini e bambine, per i nostri ragazzi e ragazze, il cui successo, i cui traguardi, la cui realizzazione come uomini e donne consapevoli risiederà anche in ciò che la scuola avrà loro insegnato, negli strumenti umani, sociali, morali, che impareranno a riconoscere e padroneggiare, oltre ai contenuti che orientano poi, interessi e passioni da coltivare.

E dell’Istituzione scuola che, deo gratias, ancora rappresenta il pilastro formativo del nostro sistema educativo, voi siete il motore primo, il cuore pulsante da cui promana la scintilla vitale che rende i nostri studenti curiosi, entusiasti, creativi, capaci ancora di immaginare la primavera nella notte buia dei nostri tempi, e soprattutto, capaci ancora di sognare.

Siate per i nostri bambini e bambine, per i nostri ragazzi e ragazze, guide affettuose ma autorevoli, modelli virtuosi di correttezza e rispetto, ma capaci di ascoltare e consolare, persone e cittadini prima ancora che insegnanti e docenti, da cui i nostri giovani possano apprendere l’arte della vita, quell’insieme di sovrastrutture razionali ed emotive che insegnano a rialzarsi dopo ogni caduta, che aiutano a rielaborare la sconfitta dopo un fallimento, che guidano sommessamente ad attraversare il dolore dopo una perdita, perché “ non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere; si insegna e si può insegnare solo quello che si è” (J.L. Jeurè)

Nessuno più di me può comprendere quanto eroico sia il vostro lavoro, anzi, la missione che voglio pensare sia per tutti una scelta, perché l’amore per l’insegnamento e la consapevolezza del ruolo delicato che ciascun docente svolge nella vita di ogni individuo è alla base di un sistema di istruzione e formazione che funziona, che cresce, che si rafforza, che vince le sfide più ardue, quelle delle scuole di frontiera, quelle delle classi pollaio, quelle dove l’illegalità è la “mafia” in alcuni contesti degradati, in cui alberga povertà di valori accanto ai disagi economici, è una forma mentis, una filosofia di vita, l’unica che alcuni ragazzi conoscono e riconoscono come legittima.

Ecco, a voi tutti che combattete ogni giorno con la delegittimazione del ruolo, con i tagli della spesa pubblica, con la precarietà, con l’emergenza educativa, ma che con passione e dedizione continuate a credere nel “lavoro più bello” che esista, auguro un nuovo anno scolastico, nella certezza che la speranza di costruire un futuro migliore per i nostri figli sia ANCHE merito vostro, perché “la bellezza salverà il mondo”.

La vicesindaco, Rita Ortenzia DE VITO

 

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