Poco importa l’età di chi muore… perché nel caso di mia madre come qualsiasi donna ci teneva tanto alla sua bellezza sfiorita: evitava lo specchio per non guardare cosa il dolore aveva scritto sul suo viso, ma comprendeva nonostante tutto e abbiamo rispettato umilmente tutti.. Ma la  dignità no: quella nessun essere umano dovrebbe perderla quando la morte viene a prenderti in un freddo ospedale, in un reparto dove entri ma non sai cosa ti aspetta domani.. Lei no: donna Tetta era forte. Aveva superato momenti pessimi con il sorriso e meravigliosi, sposando l’uomo della sua vita . Per lei era un principe che aveva scelto lei tra tante. Un nobile Giovanni Poli aveva scelto proprio lei, la figlia di un falegname. Aveva abbandonato tutto per lei: da non credere! Ma lei era bella, una delle donne più belle di Brindisi, detto da tutti … Ha vissuto per la sua famiglia: il mare, la barca, vicino a mio padre una vita ed oltre…Null’altro. Sempre umile e semplice. Non ricordo mai un “fuori luogo”, un pettegolezzo su di lei. Mai. Ma vederla morire senza dignità mi ha spezzato il cuore in un letto di ospedale… senza dignità alcuna, in mezzo ad altri pazienti e ovvio i loro parenti che vedevano morire qualcuno in diretta…No, mi spiace. Spero che si prendano seri provvedimenti in questo ospedale privo di tutto, in un reparto dove ogni giorno ti chiedono se lasci il posto in ogni caso: vivo o morto.Ringrazio il dottor Diviggiano, umile e competente; il dottore Miglietta altrettanto… Grazie di cuore ai ragazzi infermieri  e gli OS del reparto Geriatria….Ma vi prego: non pensate che gli anziani sol perché oramai “vecchi”, come ho sentito, non abbiamo una dignità e non sentano il bisogno di lasciarsi morire in un clima adeguato alla circostanza, compresi figli e parenti… Pessima esperienza, come se la condannaste voi alla gogna in una pubblica piazza… Abbiate cuore:sono mamme, papà, mogli, mariti, nonni e nonne…sono esseri umani lasciati morire in una vetrina…

Maria Cecilia Poli Doria

2 COMMENTI

  1. È molto forte quello che scrivi ma reale purtroppo.
    Mio fratello ha aperto un centro anziani. Residenza nonno felice e l’unica cosa che gli preme è proprio la dignità dell’essere

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