BRINDISI – “Parlare di fuga di cervelli o disoccupazione giovanile non è una novità, e vivendo in prima persona nel nostro territorio possiamo riscontrare come, sia per motivi di studio, che lavorativi, i giovani meridionali si sentano costretti ad allontanarsi dai loro cari e dalla loro quotidianità per evitare la disoccupazione”.
Lo scrive in una nota Noemi Chianura, presidente di Brindisi Avanti Insieme che prosegue: “Basti controllare i dati per essere a conoscenza che duecentomila laureati hanno dovuto abbandonare il Sud, per raggiungere mete come il centro nord, o addirittura abbandonare il proprio paese e arricchirne culturalmente altri solo perché il proprio Paese d’origine non è riuscito a valorizzare le giovani e fresche menti italiane.
Come ci fa notare Adriano Giannola, presidente Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria del mezzogiorno, ‘L’emigrazione sembra essere l’unico canale di miglioramento per le famiglie meridionali’”.