Le donne di BBC e Sinistra per Brindisi: “Che ‘genere’ di città vuole la Sindaca Carluccio?

brindisi bene comune

BRINDISI – Noi donne impegnate in politica, nei movimenti e nelle associazioni, ci siamo messe in attesa di segnali. Una Sindaca e qualche assessora rappresentavano per noi una speranza, un inizio “differente” , pur consapevoli che la sola appartenenza di genere non sia condizione sufficiente per praticare scelte di governo di genere .

Speravamo, con l’ottimismo del desiderio, che queste donne potessero migliorare la vita della città , integrando la dimensione di genere nelle proprie politiche, nella propria organizzazione e nelle relative procedure.
Pensiamo all’assistenza all’infanzia e a quanto la buona qualità dei sistemi possa portare un contributo rilevante alla comunità intera.
Pensiamo alle scelte in tema di prevenzione e cura riguardante la salute.
Pensiamo ancora alla visibilità, in termini di partecipazione attiva o progettuale delle donne nella gestione delle politiche della città.
Le azioni che si compiono hanno delle conseguenze enormi sulla vita della città e delle donne.
Noi donne ,e non solo, osserviamo, ma non restiamo ferme. Di fronte a certi atteggiamenti, che dimostrano chiaramente una mancanza di personalità e indipendenza intellettuale della Sindaca e delle assessore, non possiamo stare zitte e non esprimere il nostro disappunto.
Incominciamo a dire come la pensiamo.
Come ha potuto la sindaca Carluccio TOGLIERE i fondi (113.482 euro annui) destinati nel bilancio comunale agli asili nido e destinarli alle spese per il suo staff ? Si giustifica tale scelta affermando che tanto quei soldi non potevano essere spesi, ma noi ci chiediamo “se è possibile una variazione di bilancio perché non usarla per utilizzare quei soldi per migliorare l’offerta dei servizi in genere?”.
Da una sindaca non ce l’aspettavamo!
I gesti sono importanti, ma i fatti di più. La sensibilità sui temi della salute delle donne non si misura indossando un fiocchetto rosa sulla giacca e colorando di rosa la colonna. Questi sono i gesti che hanno la durata di un consiglio comunale. I fatti sono altro.
Ci chiediamo: Che motivo aveva la sindaca Carluccio per non comunicare nel contesto giusto il risultato del colloquio “ privato “ con ENEL ? Sa la sindaca quante donne giovani , e non solo, sono morte a Brindisi in questi ultimi mesi? Sa quante volte vediamo sfiammare la torcia che emette sostanze nocive che noi (non solo donne ) andiamo a respirare? Ha imposto ad ENEL la sua visione di una città che mette al primo posto la salute delle persone che ci abitano?”. Questi sarebbero i primi fatti.

Ancora, la sindaca e le sue consigliere hanno votato contro l’emendamento per inserire la parità di genere con un minimo del 40% del genere meno rappresentato sulla totalità delle nomine da effettuare sui vari enti , società, aziende, organismi e istituzioni: Singolare femminile o plurale maschile ?

Così recita la Carta Europea per la parità fra donne e uomini nella vita locale: “il pieno coinvolgimento delle donne nello sviluppo e nell’attuazione di politiche locali e regionali permette di prendere in considerazione la loro esperienza vissuta, il loro modo di fare e la loro creatività”. Così  giustifica questa scelta la consigliera Martucci: “ Siamo nella maggioranza e seguiamo le direttive.” Parafrasando Totò: Siete donne o sottoposte?
Che diverso incipit sarebbe stato,invece, una gestione partecipata della cosa pubblica, attraverso una consultazione delle associazioni e dei movimenti che operano sul territorio, per comprendere le priorità che arrivano dal basso e per arrivare a scelte appropriate riguardanti gli aspetti più concreti della vita quotidiana, che vanno da una città più pulita ottenuta anche attraverso il concorso della cittadinanza intera chiamata a rispondere in prima persona dello stato di degrado della città a una città che ponga al centro il tema delle periferie, a una casa per le donne, nella quale si possa progettare e fare.
Parliamone.

Brindisi Bene Comune-Sinistra per Brindisi.

Lena Altavilla,Giovanna Annese, Isabella Benone, Federica Bruno Stamerra, Alessia Bufalo, Annamaria Calabrese, Tiziana Calò, Vincenza Cappelli, Carolina Cazzella, Stefania Cipriani, Paola Crescenzo,Sarah De Cristofaro, Annarita Del Vecchio, Paola Forina, Evy Galiano, Luciana Guicciardini, Alma Ingrosso, Anna Chiara Intini, Angela Iovane, Caterina Masiello, Maria Luisa Manzoni, Stella Marseglia , Paola Mongelli, Claudia Nigro, Claudia Palazzo, Maria Elena Pede, Eleonora Picoco, Luana Mia Pirelli, Anna Lucia Portolano, Belinda Silvestro, Julia Ruth Smith, Tiziana  Trinchera.

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