Lavori a Micorosa: maxi-ribasso e accuse di Mafia superate…

Brindisi - Zone da bonificare (Zona Micorosa)

BRINDISI – Nessuna anomalia rilevata nel maxi-ribasso inerente l’aggiudicazione della progettazione esecutiva e dei lavori di messa in sicurezza e bonifica della falda dell’area di Micorosa, per un importo di circa 19 milioni di euro. E’ questo il responso della Conteco Chek, l’organismo di ispezione incaricato di accertare, secondo l’art. 26 del Codice degli Appalti: la completezza della progettazione; la coerenza del quadro economico; l’appaltabilità della soluzione progettuale; l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati; ecc.

Così, il 24 ottobre scorso il Responsabile del procedimento (ing. Gaetano Padula), l’Organo di Ispezione Conteco Check srl ed i progettisti hanno sottoscritto congiuntamente il verbale di controllo e validazione del progetto esecutivo presentato dall’Ati Co.Me.Ap/Artec Associati. Nei mesi scorsi, si ricorderà, venne acceso un riflettore sulla “Paradivi Servizi srl” (società facente parte della Co.Me.Ap), gestita da personaggi accusati di essere organici ad attività mafiose esercitate in Sicilia.

Nel maggio scorso, a proposito di questa vicenda, il Comune diramò una nota stampa, nella quale veniva affermato: “L’Amministrazione comunale monitora con attenzione la situazione giudiziaria di “Paradivi Servizi Srl”, società componente il consorzio che ha ottenuto l’appalto dei lavori e che recentemente è stata colpita da provvedimenti giudiziari di particolare rilevanza penale da parte del Tribunale di Catania. L’amministratore giudiziario dell’azienda, indicato dallo stesso Tribunale di Catania, ha rassicurato il Comune di Brindisi in merito alla nomina di un nuovo Consiglio d’amministrazione sotto l’egida degli organi giudiziari, e ha manifestato – così come richiesto dallo stesso giudice di Catania – la volontà di non perdere il patrimonio aziendale, chiedendo all’ente che la “Paradivi Servizi srl” possa proseguire nell’espletamento dell’appalto. L’Amministrazione comunale ha comunque provveduto a informare tutti gli enti e gli organi nazionali e regionali competenti sottolineando che comunque la situazione sarà costantemente monitorata, sia dal punto di vista legale-amministrativo che da quello dei lavori da eseguire”.

Alla luce delle verifiche effettuate, dunque, tutto sembrerebbe in regola: si potrà pertanto dare seguito, dopo tre anni dall’approvazione del progetto, all’esecuzione dei lavori.

Andrea Pezzuto
Redazione

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