BRINDISI – Gli ispettori dell’Asl, a seguito di un sopralluogo effettuato presso il dormitorio di via prov.le per San Vito nella giornata di ieri (in quanto sollecitati da un esposto del vicepresidente del consiglio comunale Massimiliano Oggiano il 23 gennaio scorso), hanno disposto la chiusura di tale centro per il tempo necessario al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza. Tale sede, infatti, è autorizzata ad ospitare 80 unità, mentre ne è stata accertata la presenza di 250 circa. Tra le 18 criticità accertate, sono state rilevate quelle inerenti la mancanza di acqua calda, mancanza di personale per la pulizia quotidiana, rottura di varie tazze del wc, materassi e coperte sudici, presenza di 250 persone a fronte delle 80 previste, mancanza totale di custodia e vigilanza da parte del Comune, mancanza di estintori, mancanza di riscaldamento, ecc.
Di seguito la nota inviata dal vicepresidente del consiglio Oggiano (FdI), con allegata copia delle disposizioni dell’Asl: “Vi inoltro verbale di contestazione e constatazione degli UU PP GG del SISP dell’ASL di Brindisi che chiedono la chiusura del dormitorio per extracomunitari di via prov.le S. Vito a seguito del sopralluogo effettuato in data 4 febbraio u.s. su richiesta dello scrivente.
Dopo il blitz del novembre 2018 con il quale lo scrivente insieme ad altri consiglieri comunali certificavano per ennesima volta (se ve ne fosse stato ancora bisogno) lo stato di degrado assoluto del dormitorio, con inesistenti condizioni igienico sanitarie e di sicurezza, con un numero spropositato di ospiti (circa 250), dopo aver sperso per ennesima volta (poco più di un mese fa) soldi pubblici per ripristinare le sufficienti e normali condizioni di vivibilità la struttura in questione, la situazione è tornata come prima, anzi peggiorata con un numero di sopiti tornati 250 su gli 80 previsti secondo la relazione degli UU PP GG del SISP dell’ASL di Brindisi. Siamo stati tacciati di razzismo, exenobia, intolleranza ecc. per aver semplicemente fatto il nostro dovere e non aver girato la testa dall’altra parte da parte di coloro i quali vedono il fenomeno migratorio e dell’accoglienza come una risorsa a prescindere, senza se e senza ma. Ora che la insostenibilità della situazione igienico, sanitaria e di sicurezza presente all’interno del dormitorio è stata denunciata e certificata dagli organi Ufficiali preposti al controllo, verranno tacciati anche questi ultimi di razzismo, xenofobia ed intolleranza?”
Andrea Pezzuto