“LA POLITICA INDUSTRIALE DI BRINDISI LA DECIDE LA CITTÀ, NON L’AUTHORITY”

Bene ha fatto il Sindaco a chiarire in maniera impeccabile e puntuale, nell’intervista pubblicata oggi sul Nuovo Quotidiano, le questioni e riportare le cose alla realtà. Le scelte sulle politiche industriali di Brindisi le decide la città, il Comune. Nessun altro. Non può essere certamente un ente di secondo livello a stabilire che lo sviluppo di Brindisi è rappresentato da carbone e gas. È evidente che pensare di continuare a puntare su gas e carbone significa strozzare ogni possibilità di futuro diverso anche per il porto di Brindisi. Del resto, lo abbiamo visto in questi giorni, il tentativo di rispondere alle questioni sollevate mette in evidenza non solo la debolezza delle posizioni ma anche la chiara volontà di affossare il nostro porto: non si spiega diversamente altrimenti l’ostinazione con la quale si pontifica di vocazione industriale per lo scalo brindisino e si teorizza di sviluppi strategici dei porti del sud legati al gas, dove per porti del sud si intende solo Brindisi dal momento che per Bari invece (che non ci risulta sia in Veneto) il futuro è un investimento di 36milioni per lo sviluppo della nautica da diporto e quindi del turismo. E la conferma che la missione è quella di affossare definitivamente il porto di Brindisi, a tutto vantaggio di Bari, sta nelle monche risposte circa gli attracchi di Sant’Apollinare, approvati da anni, immediatamente cantierabili ma senza alcuna ragione reale mai avviate dalla stessa autorità portuale: chi lo spiega poi a Bari che a Brindisi potrebbero attraccare contemporaneamente più navi da crociera? La città deve sapere che i dragaggi si possono fare anche subito con lo stoccaggio temporaneo dei sedimenti (bene ha fatto il sindaco a ricordare che si è fatto qualche anno fa nel porto interno con i sedimenti stoccati in un capannone ex Saca) e che invece l’authority da anni temporeggia e nel frattempo a Bari realizza il porto turistico. La città deve sapere che al presidente Patroni Griffi interessa che Brindisi movimenti le pere e le mele (il carbone ed il gas) per permettere a Bari di consumare tutto il resto del luculliano pranzo con i profitti generati dal nostro porto. E come dice il Sindaco, vorremmo essere aggiornati sulle cifre in questione.

BRINDISI BENE COMUNE

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1 COMMENTO

  1. E come diciamo a Brindisi:Cani cu cani no si mozzicunu. Emiliano ha voluto canfermare patroni griffi come presidente dell’autorità e questo la dice lunga sulle intenzioni circa il futuro del nostro porto. Se poi ci aggiungiamo i soliti noti, che per interessi personali, spingono verso il passato, si ha una chiara idea di cosa si vorrebbe fare di Brindisi. P. S. Il presidente mi perdonerà, ma a scrivere le iniziali in maiuscolo proprio non mi riesce.

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