“La legge di bilancio del centrodestra esclude Brindisi dai comuni che possono aderire alla rottamazione. Basta chiacchiere”

Nelle ultime ore sono tanti i tifosi, tra attuali amministratori ed ex amministratori comunali, e già questo basterebbe per capire il livello, che chiedono a gran voce l’adesione del Comune di Brindisi alla definizione agevolata delle controversie tributarie, allo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro e alla nuova rottamazione delle cartelle previste dalla legge di bilancio 2023. Ancora una volta dimostrano tutto il loro limite e la loro incapacità di capire un testo normativo facendoci dubitare del fatto, anche se in realtà non sarebbe una novità, che abbiano mai letto e compreso cosa prevede in tal senso la legge. Non vogliamo discutere l’etica della norma che, da qualunque parte la si veda crea disparità tra cittadini. È pur vero che molti cittadini onesti, a causa di diversi fattori, si trovano costretti a indebitarsi con il fisco. È necessario invece chiarire l’inefficacia della legge fatta da questo Governo pasticcione che pur di sbandierare una delle tantissime promesse fatte in campagna elettorale, ha partorito una legge monca e totalmente sbagliata. Sono tantissimi i comuni tra cui Brindisi, che per le prerogative di questa legge del centrodestra, sono esclusi da qualunque scelta sia per la definizione che per lo stralcio delle cartelle. D’altronde anche l’Istituto per la Finanza e l’Economia locale (IFEL) di Anci ha sottolineato l’inefficacia e l’inapplicabilità della legge per molti comuni, chiarendo in una nota del 7 gennaio che: “…La definizione agevolata imposta per norma su tutte le entrate comunali, sia di natura tributaria che patrimoniale, crea quindi un’indubbia disparità di trattamento sia tra i Comuni, perché chi ha utilizzato l’ingiunzione di pagamento o non ha affidato ad Agenzia delle Entrate-Riscossione gli accertamenti esecutivi non sarà interessato dalla rottamazione, sia tra contribuenti, perché lo stesso debito fiscale/patrimoniale subirà un trattamento diverso a seconda delle modalità di riscossione scelte dal Comune…”
Quindi la legge limita solo ai comuni che utilizzano l’Agenzia delle Entrate e Riscossione come agente la possibilità di rottamare le cartelle. È del tutto evidente, perciò, che urge chiarezza da parte del Governo di centrodestra che deve chiudere una volta per tutte la campagna elettorale e governare responsabilmente invece di fare propaganda. Ai peones locali consigliamo quindi di leggere attentamente gli atti per comprendere fino in fondo le leggi e fare così proposte sensate senza perseverare nel ridicolo.

Circolo “D.Sassoli” Brindisi, Partito Democratico

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