La “diversità” della collezione di Dimitar Dradi che incanta la Milano Fashion Week

Foto di Danilo Fornaro

Sicuramente non ci aspettavamo nulla di banale nella sua collezione e così è stato.

Dimitar Dradi, stilita di origini bulgare, ma da anni in Italia, lo avevamo conosciuto in occasione del Fashion Puglia ad Ostuni (peraltro vincitore dell’ultima edizione) e lo abbiamo ritrovano nella settimana più cool dell’anno: la Milano Fashion Week.

Oltraggiosa, impertinente e che schiaffeggia la banalità, la collezione di Dimitar Dradi torna a provocare le menti più assopite della moda in Italia. “Superare il Disagio” come lui stesso dichiara è uno dei suoi obiettivi ; ma anche superare la paura, quella stessa paura che molte persone incontrano ogni volta che si trovano di fronte al “diverso” e non solo per il colore della pelle, o la religione, o il modo di pensare, di essere o come anche per l’orientamento sessuale o per il pensiero politico.

Vuole dunque superare quelle stesse fobie che ci blindano e che non ci fanno scoprire quanto siamo ricchi dentro. Un messaggio profondo quello che Dradi sottende alle sue creazioni che si preannunciano invece dal punto di vista creativo un vero richiamo sexy per tutte le donne che le vorranno indossare.

Già nella kermesse pugliese Dimitar ci aveva stupiti con modelle che sfilavano in passerella completamente coperte sul volto; cosa ben difficile da mettere in atto; ma lui stesso ci porta in un mondo fatto di arte, con la sua continua ricerca del bello e dello stupore come se si fosse non davanti ad una donna che indossa un abito ma ad una donna che, tutt’uno con il vestito, deve essere ammirata come si ammira l’arte.

Un amore estremo quello di Dimitar che ci spinge oltre i confini creativi dai connotati del tutto originali. Ancora più sorprendenti saranno i prezzi che non sono ancora stati svelati ma si sa già che non saranno popolari ed anche che le modalità di vendita saranno anch’esse esclusive (si parla di pochissimo fashion party esclusivi in location internazionali)

Fotogallery a cura di Danilo Fornaro (blogger)

 

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