SOUMAILA SACKO, UCCISO SOLO PERCHE’ PRENDEVA DEI PEZZI DI LAMIERA PER RIPARARE DAL SOLE UNA COMUNITA’ DI LAVORATORI INVISIBILE CHE VENGONO QUOTIDIANAMENTE SFRUTTATI !

Le Associazioni CGIL, FLAI CGIL, LIBERA, ANPI, ARCI, COMUNITA’, MALI, NIGERIA, GHANA, BURKINA FASO indicono un SIT-IN in Piazza Cairoli per giorno 7 giugno 2018 dalle ore 17,00 alle ore 19,30

Un militante sindacale di colore – regolarmente stabilizzato in Italia –  è la prima vittima a circa 48 ore dall’insediamento del nuovo Governo e per la quale il nuovo Ministro dell’Interno dovrà necessariamente dare spiegazioni su quanto accaduto.

Le indagini sulla matrice dell’attentato sono in corso, e siamo tutti certi che la magistratura verrà a capo del commando dei 4 balordi che hanno sparato sul gruppo di ragazzi Somali allocati presso la baraccopoli di San Ferdinando nella piana di Gioia Tauro in Calabria, uccidendo Sacko Soumali e ferendo due suoi connazionali.

In ogni caso un dato è certo, nel nostro Paese si sta diffondendo un clima esasperato sempre più incline all’odio, al disprezzo e alla scarsa tolleranza verso gli immigrati.

In buona sostanza si è sdoganato il pensiero razzista e xenofobo, tant’è che a valle dei proclami sull’ampliamento della legittima difesa, qualcuno ha pensato bene di dare il primo esempio di chiusura verso coloro che a breve rappresenteranno una scomoda presenza da arginare e contrarre sempre più con il respingimento.

Perché alcune dichiarazioni non lasciano adito a dubbi: “occorre avere mano salda sui migranti, anche abbattendo i finanziamenti che permettono a noi di ospitarli”.

Tali farneticanti dichiarazioni non considerano che tutto ciò permette una nuova vita a gente che esce dalla guerra e dalla miseria.

Ma il dato significativo è ancor più grave se solo si consideri che questo ragazzo era presente in Italia regolarmente, lavorava e contribuiva all’incremento della nostra economia svolgendo lavori umili e magari non graditi agli stessi Italiani, ed era tanto integrato fra di noi da essere divenuto un rappresentante sindacale della sua categoria lavorativa.

Oggi il lutto è di ogni cittadino Italiano che crede nella cooperazione e nell’aiuto dei deboli, anche e soprattutto attraverso l’attività Sindacale che da sempre ha permesso ai più deboli di ottenere una tutela.

Quanto avvenuto è il risultato dell’assenza di adeguate politiche dedite ad una giusta accoglienza e integrazione dei Lavoratori, attesa la perdurante condizione di degrado e precarietà che contraddistingue molti territori del nostro Paese tra cui l’intero territorio della Piana di Gioia Tauro.

Ed è proprio un’accoglienza dignitosa lo snodo da cui partire per contenere la violenza e lo sfruttamento lavorativo di cui sono vittime questi LAVORATORI che spesso finiscono anche nella trappola del caporalato.

Lunedì (oggi per chi legge) la CGIL sarà al fianco di coloro che intenderanno mostrare solidarietà ai più deboli e per ricordare che tutte le battaglie di civiltà di cui l’Italia si è resa testimone non possono essere cancellate con un colpo di spugna solo perché un nuovo pensiero politico vuole condizionare la democrazia e negare un’accoglienza degna di un paese civile.

Il Segretario Generale

Antonio Macchia

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