INTERVISTA – Il Sindaco Rossi: “Raccordo ferroviario e circolare del mare, sì ad entrambi dalla Regione. Impianto di compostaggio anaerobico? Ne parlo giovedì con Grandaliano. Presto biblioteca, università e museo comunicanti. Nessuna pregiudiziale sul Gnl”

BRINDISI – Non c’è ancora la Giunta eppure il Sindaco Riccardo Rossi di carne a cuocere ne ha messa già parecchia. Con lui abbiamo passato in rassegna alcuni degli argomenti caldi emersi in questi giorni.

Sindaco, Brindisi potrebbe ospitare un impianto di compostaggio pubblico anaerobico da 50.000 tonnellate l’anno. Qual è la vostra posizione in merito a questa ipotesi?

“Giovedì prossimo alle ore 16 incontrerò Grandaliano, con il quale cominceremo ad affrontare il tema del ciclo dei rifiuti, toccando gli argomenti riguardanti la discarica, l’impianto di biostabilizzazione e quello di compostaggio. Riguardo quest’ultimo, tutti sanno che io sono sempre stato favorevole alla realizzazione di un impianto pubblico: certo, per me la soluzione migliore sarebbe quella di un impianto aerobico. E’ chiaro però che anche un impianto anaerobico in cui sia prevista non la valorizzazione del biogas per produrre energia ma lo stoccaggio del gas, l’immissione in rete, presenta i suoi vantaggi e svantaggi: il vantaggio di un impianto anaerobico è quello di non utilizzare ossigeno e quindi di non avere impatti odorigeni, però bisogna capire cosa fare del biogas sapendo anche che se il processo non è ben indirizzato subentra una problematica, perché il processo complessivo nel doppio stadio aerobico-anaerobico può comportare la presenza non di un compost ma di un qualcosa che dovrà essere utilizzato ad esempio come ammendante in una discarica. L’impianto anaerobico, insomma, riserva un vantaggio sull’impatto odorigeno ed uno svantaggio sulla qualità del compost.

Sulle dimensioni, invece, ritengo che la provincia di Brindisi debba dotarsi di un impianto in grado di chiudere il ciclo. L’idea di tre impianti da 20.000 tonnellate l’anno sarebbe buona, ma mi rendo conto che questo comporterebbe costi molto superiori per l’Ager. Io ho sentito parlare di impianto monstre rispetto a quello proposto dall’Ager nel bando: mi sembra esagerato definirlo così, basti considerare che a Modugno c’è un impianto da quasi 250.000 tonnellate l’anno. Anche in questo caso ci possono essere vantaggi e svantaggi, perché è ovvio che se Brindisi si dota di un impianto per l’intera provincia ci potrebbero essere vantaggi economici a dispetto di una situazione che dal punto di vista dell’impronta ecologica non presenterebbe grandi differenze tra un impianto da 20.000 tonnellate ed uno da 50.000.

Su tutto questo, comunque, si può ragionare, ma non deve diventare oggetto di una strumentalizzazione. Tutto ciò, infatti, non va in contrapposizione con il compostaggio domestico perché è evidente che si possono incentivare contestualmente quest’ultimo ed il compostaggio di comunità, ma per poterlo fare vi è bisogno di determinate condizioni, ed in una città densamente urbanizzata, non in ogni luogo ciò si può fare, perché occorre avere un giardino, una terrazza”.

Se vi verrà proposta l’ipotesi della realizzazione dell’impianto di compostaggio da parte di A2A in un’altra location rispetto a Costa Morena, quale sarà la vostra risposta?

“Sono state stanziate risorse pubbliche su un bando: viste le rinunce che si palesano, Brindisi ha un punteggio in graduatoria che la vede essenzialmente vincitrice, quindi le valutazioni vanno fatte sostanzialmente su questo”.

Passiamo al progetto del raccordo ferroviario tra aeroporto e stazione: come procede?

“Sono stato a Bari ed ho incontrato l’Assessore Giannini, i vertici di AdP e di Rfi per parlare di un possibile passaggio dal progetto su gomma dello shuttle a quello su ferro. C’è una delibera Cipe che stanzia 60 milioni di euro per il finanziamento del raccordo ferroviario tra aeroporto e stazione e che adesso è al vaglio della Corte dei Conti. Una volta che ci sarà il via libera si porrà il problema di cosa fare del progetto dello shuttle: 60 milioni per il raccordo ferroviario non sono sufficienti e ce ne vorrebbero altri 20. Una possibiltà sarebbe quella di destinare 20 milioni del progetto dello shuttle per il nuovo collegamento su ferro. Si potrebbe inoltre stralciare il progetto della circolare del mare, che è la parte più interessante del vecchio progetto. La questione, però, è che l’opera dello shuttle è già contrattualizzata: ci sono quindi in piedi le questioni su chi eventualmente pagherà i danni e quella sulla volontà del nuovo governo nazionale. Rispetto a quest’ultimo aspetto ho chiesto che si possano ascoltare il Ministro dei Trasporti ed il Ministro del Mezzogiorno affinché nel protocollo ci siano anche le loro firme che attestino e garantiscano che è possibile passare dal progetto su gomma a quello su ferro. E’ una questione anche di rispetto verso il nuovo Governo: se ci sarà il via libera, con la conferma dei 60 milioni più l’aggiunta dei 20 milioni provenienti dal vecchio progetto dello shuttle e della circolare del mare, allora potremo essere davvero contenti. Ciò renderebbe l’aeroporto del Salento ancora più competitivo, e mi sembra anche un segnale importante che va nella direzione opposta rispetto a chi ha affermato che l’aeroporto di Brindisi sarebbe stato svantaggiato in favore di quello di Grottaglie; la Regione Puglia mi convoca per dire tutt’altro”.

A proposito del nuovo Governo, chiederà di riprendere i progetti presentati dall’Asi, tra i quali ce n’era uno da 18 milioni che prevedeva la creazione di un Hub dell’innovazione e della conoscenza alla Cittadella della Ricerca?

“Si ripropone il problema del nuovo Governo: c’è una volontà di continuità rispetto al passato? Quel progetto riguarda un miglioramento infrastrutturale della Cittadella della Ricerca ed eventualmente può benissimo andare di pari passo con quello del bando Enea sulla fusione nucleare. In quel pacchetto c’erano anche altri progetti per Brindisi ed a questo punto la decisione è nelle mani del nuovo Governo; penso sia giusto dare continuità e noi richiederemo attenzione in questo senso”.

E’ risaputo che le navi inquinano, per questo l’UE ha emanato una direttiva che prevede l’utilizzo del gnl come carburante e la realizzazione di nuove stazioni gnl dislocate nei vari porti europei per garantire il rifornimento delle nuove navi. Il presidente dell’AdSP Patroni Griffi vorrebbe realizzare la stazione gnl a Brindisi: è favorevole ad accogliere questa possibilità?

“C’è un tema posto dall’Unione europea attraverso una direttiva con la quale richiede di rendere green i porti: significa che le navi devono adeguarsi ed alimentarsi con il gnl. Io non ho una pregiudiziale al riguardo: andrà discusso il progetto eventualmente proposto dall’Autorità di Sistema Portuale ma al momento non ho nozioni per valutare; so soltanto che sostanzialmente si tratta di un serbatoio che non prevede gassificazione. Bisognerà però valutare la location, le dimensioni ed anche la volontà della città. Sicuramente tra gli aspetti positivi ci sarebbe quello di garantire un rifornimento alle nuove navi e dunque attrarle qui; non avere una infrastruttura del genere significherebbe essere tagliati fuori da questi traffici. Dall’altra parte valuteremo concretamente le condizioni del progetto”.

Gara deserta per la vendita del Palazzo degli Uffici Finanziari, stimata in 2,9 milioni di euro: che si fa?

“Anche a me piace l’idea della riproposizione del Parco della Rimembranza, ma nel bilancio 2018 che mi ritrovo è previsto che l’equilibrio finanziario sia garantito da un introito di circa 3 milioni di euro derivante dal piano delle dismissioni immobiliari. Il bando è andato deserto quindi adesso manca quella cifra: ora, sarebbe bello realizzare il parco ma dobbiamo capire dove recuperare quei tre milioni di euro andando a vedere l’intero progetto di dismissione immobiliare”.

Com’è andato l’incontro con la Regione per il protocollo sullo sviluppo del polo biblio-museale?

“L’incontro è andato molto bene: ho chiesto all’Assessore Capone, riscontrando il suo entusiasmo, che in attesa che terminino i lavori alla biblioteca provinciale, per i quali ci vorranno almeno due anni, la città possa disporre di una biblioteca provvisoria. Il Comune metterà a disposizione l’ex Convento di S. Chiara: si sta già preparando una bozza di protocollo d’intesa e confido che nelle prossime due settimane possa essere firmato. Bisogna aprire nuovi spazi per i giovani ma non solo: mi sembra molto bello il polo che può nascere tra il museo Ribezzo e la biblioteca nei locali del convento; una delle idee, tra l’altro, è quella di aprire il giardino comunicante tra i due poli. Inoltre, incontrerò a breve il rettore dell’Università di Bari al quale sottoporrò questa idea, dato che il convento ospiterà anche il corso di Economia aziendale”.

 

Andrea Pezzuto
Redazione
CONDIVIDI

8 COMMENTI

  1. Sindaco Rossi non fare marcia indietro sull opzione Parco della Rimembranza solo per meri motivi contabili. Quel parco é presente ancora nella memoria collettiva dei brindisini e se riesci a ripristinarlo stai certo che sarai ricordato neglii annali dei grandi della citta di Brindisi!

  2. Sempre a proposito di Parco da cittadino mi chiedo chi ha messo in bilancio 2018 la cifra di 3 milioni di euro relativi alla vendita degli uffici finanziari al solo scopo di andare in pareggio e ipotecando di fatto la possibilita per l attuale sindaco di realizzare il parco della rimembranza. Forse è stato l ultimo solerte commissario!

  3. Ha ragione Giorgio. Per motivi di bilancio (sulla carta) vi è pure l’introito di parecchi soldi relativi alle multe…..

  4. La città ha bisogno di simboli. Il parco della Rimembranza è stato strappato dalla memoria dei brindisini come tanti altri simboli seppelliti sotto terra da sciagurate decisioni. Li sotto sono presenti ancora le mura della nostra città. Caro sindaco i soldi si trovano ma restituiamo la memoria persa è una ferita ancora aperta che ricompatta la città e tutti i suoi cittadini.

  5. Il Sindaco ha le idee chiare sulle diverse problematiche affrontate e mostra di avere anche la dovuta professionalità per ipotesi di soluzioni delle stesse per le quali non ha perso tempo per avviare le giuste interlocuzioni. Tuttavia, ove consentito e al solo fine di immaginare di attenzionare il Sindaco, o il prescelto Assessore al bilancio e finanze che dovrà essere di eccezionali requisiti professionali, certamente opportuno potrà essere il suggerimento della reale conoscenza della situazione finanziaria dell’Ente e delle società partecipate. Ho tentato di pubblicizzare la non condivisione, sul piano delle regole e della trasparenza, degli ultimi provvedimenti adottati dall’ex commissario prefettizio Giuffrè, ma con scarsi risultati in considerazione dell’entusiasmo verso questi rappresentato anche da taluni organi di stampa. E’, quindi, sulla base di personali considerazioni che non condivido le assicurazioni fornite alla stampa dal detto commissario e sub Albertini, a chiusura di fine mandato, che la “situazione delle casse comunali non è allarmante e che è possibile guardare al futuro con serenità. E’ giusto chiedere al riguardo una dettagliata relazione da parte dell’Organo di Revisione Contabile.
    Brindisi, 08/07/2018 Franco Leoci

  6. Il Sindaco (Riccardo), in merito all’impianto di compostaggio da realizzare a Brindisi a seguito della rinuncia di altri due comuni, evidenzia perplessità sulla tipologia “anaerobica” (non si conosce ancora la tipologia proposta se “dry” o “……..”) ed in particolare sia sulla “qualità” del “digestato” (impropriamente chiamato “compost”) che, ancora, sul biogas prodotto con l’alternativa se stoccarlo e metterlo in rete e/o da utilizzare per la produzione di energia alternativa.
    Fatto salvo che l’impianto DEVE essere pubblico e gestito pubblicamente, altrimenti non vi è alcun beneficio “sociale” (riduzione TA.RI.), condivido con il Sindaco la maggiore propensione per quelli “aerobici” che mi producono un “compost di qualità” ma che hanno il grave/gravissimo problema degli inquinanti “odorigeni”, di difficile controllo, se pur con l’utilizzo di biofiltri, di scrubber e di impianto in “depressione”; per Brindisi, in particolare, un tale impianto (ne abbiamo esperienza) ha bisogno di almeno un 20% di “strutturante”, di non facile reperibilità.
    Condivido anche con il Sindaco che il prodotto finale di un impianto “anaerobico” (digestato), se non gestito adeguatamente, può avere il problema dell’insorgere di batteri “termofili” molto pericolosi, anche se le tecnologie più avanzate permettono di eliminare del tutto il problema (shock termico, ecc.).
    Su due aspetti non sono d’accordo con Riccardo: 1) che è meglio lo “stoccaggio” del biogas prodotto e la successiva immissione in rete, che non l’utilizzo per la produzione energetica; sfugge a Riccardo la complessa composizione chimica dei “biogas” prodotti che hanno bisogno di un altrettanto complesso processo “depurativo”, prima dell’immissione in rete. Oggi, anche con le agevolazioni esistenti, è molto meglio utilizzare il “biogas” per la produzione energetica ed abbattere le emissioni prodotte.
    2) che non vi sarebbero “grandi differenza” (come riportato) sulla “impronta ecologica” di un impianto da 20.000 t/a, rispetto ad un impianto da 50.000 t/a. A mio avviso la differenza d’impronta ecologica è notevole in virtù del fatto che si passerebbe da circa 67 t/giorno a 167 t/g e ciò sia per un impianto “aerobico” (più rilevante) che per un impianto “anaerobico”.
    In definitiva, le perplessità del Sindaco in merito all’impianto di compostaggio sono ragionevoli e, nella sostanza, condivisibili.
    Buon lavoro.

  7. Circa la direttiva dell”Unione europea tendente a rendere meno inquinanti le navi e
    più vivibili i porti ed in attesa che venga recepita,non si potrebbe cominciare con lo spostare i rimorchiatori barretta..io abito in largo sciabiche e vi assicuro che ad ogni partenza di un rimorchiatore bisogna correre a chiudere porte e finestre perché l”aria divennta irrespirabile e dannosa per la salute. Sono venuto a brindisi nell”80 e dicevano che i rimorchiatori sarebbero stati spostati.siamo nel 2018 ed i rimorchiatori sono ancora li”. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione che risolva il problema con beneficio degli abitanti e senza danno per i titolari dei rimorchiatori? Sarei curioso di sapere il pensiero del sindaco : ha presente il problema? Pensa di affrontarlo?

LASCIA UN COMMENTO