Integrazione scolastica, Sterpini risponde alla De Vito: “Ci sono certamente operatori poco professionali, ma si tratta di casi sporadici”

A proposito di quanto affermato in conferenza stampa dalla Dott.ssa De Vito, non posso esimermi da alcune considerazioni, che ritengo quanto meno opportune sia alla luce del mio recente passato da assessore ai servizi sciali sia come medico da sempre attento alle problematiche della disabilità.
Durante il mio mandato assessorile, ho tenuto sempre in grande considerazione il servizio di integrazione scolastica in quanto ritengo che al di là dell’intuibile utilità che rappresenta sia costituito da un gruppo di operatrici altamente professionali e motivate, che per esso si “spendono” senza risparmio di energie.
Questo mio giudizio, fra l’altro, era ed è condiviso da tutte le sigle sindacali che si sono confrontate con lo scrivente.
Sono sempre stato convinto che la professionalità di un lavoratore non dipenda e non sia direttamente proporzionale agli emolumenti che riceve, ma in questo caso ci troviamo di fronte a persone che operano nel difficile campo del sociale con retribuzioni inadeguate alla mole di lavoro e alle responsabilità che vengono loro affidate e che ogni anno si trovano a dover fare i conti con il timore di perdere il posto di lavoro o di vedersi ridotto il numero di ore assegnate e, conseguentemente, lo stipendio, cosa che suscita una rabbia più che legittima ove si consideri l’impiego delle somme tagliate in altri servizi non essenziali.
La dimostrazione di quanto io consideri importante questo servizio risulta de plano dalla volontà che a suo tempo espressi di fare iniziare l’anno scolastico all’unico e valido team per emendare disabilità, rappresentate all’unisono da famiglie, insegnante e operatrici dell’integrazione scolastica, circostanza che dimostrava in maniera inequivocabile l’importanza e l’utilità del lavoro in equipe fin dal primo giorno.
Quanto affermato è stato poi verificato dallo scrivente alla luce dei risultati sul disabile.
Vi sono certamente casi di operatori che non si adeguano e non dimostrano la propria professionalità, così come riferito dalla Dott.ssa De Vito, ma si tratta per fortuna di casi sporadici, che quindi, evidentemente, rappresentano l’eccezione e non la regola.
Dott.Alfredo Strepini
(ex Assessore ai Servizi Sociali)

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