Inchiesta Cooperativa “Genesi”, Luperti: “Clamoroso silenzio di Rossi e Cannalire su destino dipendenti”

Pasquale Luperti
Le cronache giudiziarie nazionali hanno un riverbero anche brindisino. La cooperativa “Genesi”, infatti, sottoposta a sequestro come tutti i beni riconducibili all’imprenditore Giuseppe Busacca, svolge per conto del Comune di Brindisi alcuni importanti servizi sociali, riconducibili all’assistenza destinata agli anziani più fragili.
L’appalto in questione è in scadenza e in queste condizioni sarà ben difficile procedere con una proroga. Ma c’è anche un altro dramma: i dipendenti brindisini di questa cooperativa rischiano di non ricevere stipendio e tredicesima. In questi casi, in presenza di un preciso impegno da parte dell’Amministrazione Comunale, può essere proprio l’ente affidatario del servizio a stornare alcune somme dovute alla cooperativa per pagare direttamente i dipendenti.
Al momento, però, si registra un clamoroso silenzio da parte del sindaco Rossi, così come del segretario cittadino del partito di maggioranza relativa (PD) Francesco Cannalire, che in passato ha mostrato grande interesse per i servizi sociali e, in particolare, per quelli gestiti proprio dalla cooperativa Genesi.
Perché non sprecare una parola in favore dei lavoratori e degli utenti del servizio ADI? Troppo facile, adesso, lavarsene le mani. Giusto?
Pasquale Luperti – ex assessore Comune di Brindisi
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1 COMMENTO

  1. Non è la strada migliore da percorrere quella suggerita, ritenuta in assoluta buona fede, dall’ex assessore comunale Luperti in favore dei lavoratori ed utenti della cooperativa suddetta. Purtroppo, allo stato sfugge la assoluta impossibilità di operare motu proprio uno “storno contabile”, da parte dell’Ente affidatario del servizio, di somme per pagamenti di onorari dovuti al personale occupato dalla cooperativa in questione. La possibilità, ritenuta percorribile per il giusto obiettivo, deve passare dall’investimento del caso dalla Ripartizione finanze e dall’Organo di Revisione contabile dell’Ente sicchè possa procedersi all’adozione della conseguenziale delibera di “storno” retribuzioni dovute al personale.
    Brindisi, 20/1272021 Franco Leoci

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