Mario Monopoli: “Il Partito Democratico di Brindisi…verso le politiche!”

Mi pare oramai indispensabile una presa di posizione pubblica davanti all’assordante silenzio che avvolge la vicenda legata alla scelta e/o meglio, ai criteri con cui individuare i rappresentanti del Partito Democratico del territorio Brindisino, da candidare alle prossime politiche del 4 marzo p.v..
Un’ingiustificabile silenzio che comincia a pesare come un macigno non solo sul futuro elettorale del nostro partito ma soprattutto sul destino della nostra terra. In queste ore cruciali, in cui posso immaginare il grande (e legittimo) lavorio di tanti aspiranti rappresentanti che cercano di conquistarsi a fatica l’agognata candidatura, si giocano parte delle speranze e delle aspettative del territorio brindisino.
A questo girone Dantesco manca però un solo ma fondamentale tassello: l’opinione di coloro che dovranno farsi rappresentare. E non parlo ovviamente solo dei tesserati, ma della società brindisina tutta. Nessuno dei pretendenti infatti pare curarsi di questo per me importantissimo aspetto. Dove sono finite le promesse di coinvolgimento dal basso fatte durante il recente congresso? In quale segreta stanza della segreteria si trova riposto il rinnovamento tanto sbandierato durante la contesa? Che fine ha fatto il ruolo della Federazione Provinciale? Non ci è dato di sapere! Ho formalmente invitato, per il tramite della segretaria prov.le Fusco, tutti gli organi del Partito ad una sana riflessione da tenersi nelle sedi ritenute più utili allo scopo, per costruire immediatamente un percorso di selezione della futura classe politica da presentare all’elettorato, che parta dalla periferia e sia proiettata a ridare la credibilità perduta alle Istituzioni, agli uomini alle donne che le
rappresenteranno, nella prossima legislatura. Nella richiesta avanzata ho fatto cenno alla primarie, giusto per utilizzare il termine tecnico più appropriato alla circostanza, ma è ovvio che, senza andare in controtendenza agli indirizzi degli organi nazionali (credo di avere i piedi per terra), sarebbe sufficiente fare una consultazione – seria –, una riflessione, un confronto (chiamiamola come vogliamo), interno, e finanche aperto a tanti simpatizzanti che attendono segnali concreti di cambiamento della politica, non a caso dettata da uno dei partiti più organizzati nel nostro paese, qual è il PD, per poter fare scelte quanto più condivise possibili.
Alla Segretaria FUSCO, uscita ancora più legittimata a rivestire tale ruolo da un congresso vero e non attraverso una nomina fatta a tavolino, a cui riconosco il coraggio della schiena dritta, chiedo la forza di mettere il nostro territorio al centro della sua azione politica e di evitare che questo silenzio possa tradursi in un fatto negativo per la nostra comunità e per il nostro partito, prima che esso diventi un participio passato.

Mario MONOPOLI
Membro Direzione Prov.le PD
Brindisi

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