BRINDISI – Nella giornata di giovedì era previsto l’arrivo nel porto di Brindisi di circa 250 immigrati dopo gli sbarchi che si sono verificati a Bari e a Taranto nei giorni precedenti. Il maltempo però non ha permesso l’arrivo, che è stato soltanto rimandato a sabato 27 Maggio con un raddoppiamento degli sbarchi.  Il motivo è da ricercare nel blocco navale applicato in Sicilia a causa del G7.

 Cesare MEVOLI del Movimento Nazionale per la Sovranità e Jacopo STICCHI di Gioventù Identitaria affermano: ”Ovviamente però il blocco non ha impedito ai potenti di far giungere in Italia le loro pedine di mercato, ossia gli immigrati, da utilizzare come fonte di guadagno nel mercato della schiavitù capitalista. Sembrerà strano, ma quando c’è da tutelare l’incolumità dei ”lor signori” da qualsiasi rischio di terrorismo, l’immigrazione diventa una minaccia e risulta così evidente che sia soltanto un fenomeno da inquadrare all’interno del profitto che se ne può trarre”.




 MEVOLI e STICCHI aggiungono poi: ”Viceversa, quando è però il popolo ad opporsi alla scelleratezza dell’immigrazione sfrenata, perché dilaniato dall’ingiustizia sociale che vede anteporre, in termini economici, l’immigrato ai figli della nazione, dal degrado, dalla criminalità e dalla mortificazione dell’identità che va perdendosi, viene accusato puntualmente di xenofobia e razzismo”.

Cadono quindi le maschere della finta accoglienza caritatevole e vengono svelate finalmente le dinamiche finanziarie che si nascondono al suo interno.

 L’immigrazione non è più un dogma, ma una speculazione attuata da quei gruppi di potere che vogliono imporre la globalizzazione mondialista a danno dei popoli europei sfruttando il business della mercificazione umana.

 Spinti da un forte senso morale la nostra formula per ovviare a questi meccanismi perversi è quella di aiutarli a casa loro impiegando i fondi europei per eliminare le cause di povertà delle nazioni terzomondiste e per far sì che ciascun popolo abbia la propria terra d’appartenenza, la propria cultura, i propri valori. Questo è un progetto che la destra sociale porta avanti da oltre 20 anni ed oggi lo ribadisce a gran voce, nonostante però non sia mai stato messo in atto perché ritenuto poco conveniente dai poteri forti, che non potrebbero più sfruttare le risorse minerarie e le materie prime in genere nei paesi d’origine degli immigrati,  né tanto meno attuare una speculazione economica sul fenomeno immigrazione.

Se questo meccanismo è ancora in piedi, lo si deve infatti ai mercanti di uomini, che applicano una politica di sfruttamento senza preoccuparsi del fatto che non siamo economicamente in grado di offrire, a chi viene indiscriminatamente portato nelle nostre città, una condizione di vita dignitosa, una sicurezza che al giorno d’oggi non riusciamo a garantire nemmeno ai nostri connazionali. Dicono di volerli aiutare, ma di fatto preparano il nuovo mercato degli schiavi,e mettono a rischio decenni di conquiste civili e sindacali dei Popoli europei, oltre ad importare degrado e conflitti sociali , e in alcuni casi criminalità,  intolleranza religiosa, fanatismo e terrorismo. Riprendiamoci le chiavi di casa nostra. Aiutiamo i Popoli a vivere bene nelle loro Patrie, ma con una priorità: prima l’Italia, prima gli italiani!

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