BARI – Il Tar blocca l’assegnazione di 12 nuove farmacie nella provincia di Brindisi.

La decisione è arrivata dal tribunale barese, che ha accolto il ricorso presentato dai farmacisti difesi dagli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri.

Il Tar Bari ha disposto ieri l’immediata sospensione del secondo interpello – avviato dalla Regione Puglia con delibera dello scorso dicembre – per l’assegnazione delle ottantacinque nuove farmacie distribuite su tutto il territorio regionale (di cui diciotto nella Provincia di Lecce, undici in quella di Taranto e dodici in quella di Brindisi), non assegnate col primo interpello riguardante 188 nuove sedi derivanti dall’applicazione del decreto legge “Cresci Italia” (il d.l. n. 1/’12).

In particolare, dopo la pubblicazione della graduatoria regionale avvenuta nell’ottobre del 2015, i ricorrenti erano risultati vincitori di una sede farmaceutica, la cui assegnazione – disposta dalla Regione nel corso del primo interpello – è però sub judice in quanto oggetto di un precedente contenzioso amministrativo, riguardante l’istituzione di quella nuova farmacia.

Per questa ragione, seppur vincitori del concorso regionale avviato addirittura nel 2012, i farmacisti non hanno ancora oggi potuto aprire la farmacia loro spettante.

Nonostante ciò, lo scorso dicembre la Regione ha avviato il secondo interpello per l’assegnazione delle ottantacinque sedi vacanti, escludendo però espressamente da quella procedura coloro i quali – ivi inclusi i farmacisti difesi dagli avv.ti Portaluri – erano risultati vincitori di una sede farmaceutica sub judice.

La Regione ha ritenuto di assegnare quelle ottantacinque sedi ancora vacanti ai candidati collocatisi in graduatoria dopo la centottantesima posizione; posizione in graduatoria meno elevata rispetto a quella dei farmacisti ricorrenti, i quali secondo la Regione avrebbero dovuto attendere gli esiti del precedente contenzioso, rischiando anche l’eliminazione della sede farmaceutica.

Nei riguardi di questa decisione regionale hanno proposto ricorso i farmacisti difesi dagli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri, chiedendo l’immediata sospensione del secondo interpello.

Condividendo le tesi formulate dagli avvocati Portaluri, il Tar Bari ha sospeso il secondo interpello affermando che la relativa definizione pregiudicherebbe irrimediabilmente l’aspettativa dei ricorrenti di ottenere l’assegnazione di una sede farmaceutica.

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