BRINDISI – L’opinione espressa dal Sindaco di Torchiarolo Nicola Serinelli in merito all’approdo del Tap nella zona industriale di Brindisi, come era prevedibile, ha scatenato dure reazioni. Serinelli nel corso della conferenza stampa aveva fornito la propria lettura della situazione, spiegando come per il Tap la soluzione migliore per tutti sarebbe stata quella di farlo approdare nella disastrata area del petrolchimico di Brindisi, così da poterla bonificare e poterle restituire dignità.
Tale affermazione non è piaciuta soprattutto all’ex portavoce dei 5 Stelle in Consiglio comunale, ovvero Stefano Alparone, che ha scritto un post al vetriolo sulla sua pagina Facebook: “Il Sindaco di Torchiarolo, quello che firmò l’ordinanza sui “caminetti killer” colpevoli degli incontrollati livelli di PM10 (non certo Enel), oggi si produce in dichiarazioni, degne della migliore insolazione, in merito al possibile approdo del gasdotto Eagle a Lendinuso. Secondo l’illuminato Sindaco “loro” non sono certo dei fessi e non sono disponibili ad accogliere tale infrastruttura. Ecco se si fosse fermato qui, il suo ragionamento sarebbe stato certamente condivisibile. Purtroppo ha proseguito individuando, nella “Beirut brindisina”, la giusta location per l’approdo di TAP. Ora, oltre alla totale inopportunità delle dichiarazioni che, di fatto, renderebbero i brindisini come “gli scemi di turno”, il Sindaco dimostra la totale miopia ed incapacità nel rapportarsi ad una materia così complessa. L’invito è di far bene l’amministratore locale, evitando proposte che tra l’altro non competono al suo Ufficio. Si occupi in maniera seria di tutelare il proprio territorio che, dopo i dati dell’indagine epidemiologica, oltre ai danni ha dovuto subire anche la presa in giro di essere additati come i colpevoli dell’inquinamento, con il bene placido proprio di quel Sindaco che oggi gioca a fare lo statista”.
A seguito di ciò, siamo stati contattati dal Sindaco Serinelli, che ha inteso chiarire ulteriormente il senso delle sue affermazioni: “Premesso che il Tap oramai non giungerà né a Lendinuso né a Brindisi, mi sono permesso solo di dire che a mio avviso la soluzione migliore sarebbe stata quella di far approdare il Tap direttamente nella zona industriale di Brindisi, nell’area della Polimeri e dell’Edipower. Questo avrebbe impedito al gasdotto di attraversare le nostre campagne per oltre 60 km – comprese quelle di Torchiarolo, San Pietro e di Brindisi – ed avrebbe consentito il risparmio di svariati milioni di euro, i quali si sarebbero potuti investire nella bonifica dell’area industriale di Brindisi, nel contrasto dell’erosione della costa e nella creazione di punti di approdo turistico, tutti interventi che avrebbero consentito alla città di decollare. Dobbiamo uscire fuori dalla logica dei piagnistei e creare con le nostre forze le condizioni per risollevarci, senza aspettare il miracolo dall’alto”.
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Andrea Pezzuto Redazione |