BRINDISI – Una città che cade letteralmente a pezzi.

Sì, perché basta farsi un giro tra i quartieri e si troveranno puntualmente case pericolanti, soprattutto gli alloggi di proprietà del Comune di Brindisi.

E’ quanto sta accadendo nel rione Sant’Elia, in cui gli alloggi comunali di via Spadini 2/A, via Santa Margherita 30, via Favia 12 e via Arione versano in un totale stato di degrado, fatiscenza e, non in ultimo, di grave pericolo per l’incolumità cittadina, nonché degli stanti stessi.

Al che, a seguito della segnalazione della Polizia Municipale a Palazzo di Città, il Comune ha inviato in loco, il 2 marzo scorso, il geometra Giovanni Danese per un sopralluogo, con l’ausilio di una unità dei Vigili del Fuoco. I danni evidenziati sono stati accertati.




Così, il Comune, con determina del 10 marzo 2017, a firma del dirigente ingegnere Marco Locorotondo, ha affidato alla ditta brindisina New House srl (sede in Corso Garibaldi 112 e già affidataria di lavori edili, sulle condotte idriche e termiche) l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza degli alloggi di sua proprietà, sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico Comunale. Il costo totale delle opere ammonta a 17.054,50 euro.

Bene. Benissimo. E’ cosa buona e giusta. Però, Brindisi è Brindisi. Vanta un centro storico da far invidia, con scorci suggestivi, a tratti surreali. Peccato che questo centro sia abbandonato a se stesso, alle mani ‘brutali’ del tempo che scorre inesorabile.

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Non sappiamo come si possibile che una simile città, con uno dei porti più importanti del Paese e quant’altro, non sia in grado di risollevare le sorti del proprio centro storico. Vero è che gran parte delle abitazioni del posto è di privati e, dunque, spetta a loro il rifacimento del prospetto ed altri lavori di manutenzione.

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Giustissimo. Il Comune, però, è ‘gongolante’ in tal senso. Molte città d’Italia, tra cui, manco a dirlo, Lecce, stanziano incentivi per i proprietari di abitazioni del proprio centro storico, al fine di renderle ‘presentabili’ agli occhi incantati di tanti turisti.

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A Brindisi no. Eppure basterebbe poco per esaltare le bellezze del luogo, atteso il fatto che siamo sempre più prossimi allo sbarco dei primi crocieristi.

Insomma, un gran bel ‘Benvenuto’ ai turisti: that’s Brindisi!




Tommaso Lamarina
Redazione

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