I dispositivi musicali e i gadget per la riproduzione sonora che diventano accessori moda: dal walkman alle Apple AirPods max

Credit foto: Discoteca Laziale

Nel corso dei decenni che si sono susseguiti dagli anni ’80 fino ad oggi, il rapporto tra tecnologia e moda si è fatto talmente stretto da includere nell’outfit alcuni dispositivi finalizzati alla riproduzione musicale. I gadget audio, inizialmente concepiti come strumenti puramente funzionali all’ascolto della musica in movimento, hanno subito un’evoluzione talmente profonda da trasformarsi in accessori di stile che stabiliscono simboli di personalità, status sociale e gusto estetico.

Dalla rivoluzione nel campo dell’ascolto musicale che significò l’avvento del walkman, alle maxi cuffie o auricolari di design, ogni dispositivo racconta la storia di un’epoca che intreccia estetica e cultura popolare.

Il walkman

Il 1 luglio 1979 la Sony lancia il primo esemplare Walkman, un vero e proprio stereo personale: malgrado la convinzione che quest’oggetto non sarebbe mai decollato perché privo di un sistema di registrazione, questo dispositivo ha riscatto un successo mondiale rivoluzionando lo stile di vita di tantissimi giovani dell’epoca. Infatti, al posto del tasto di registrazione del “pressman”, un antecedente apparecchio sul quale si basava l’idea del Walkman, quest’ultimo presenta un tasto hotline che aveva la capacità di riproduzione stereo e di collegare due paia di cuffie.

Il boombox in un fotogramma del video musicale “Sorry” di Madonna, 2009

La cassetta VHS veniva posizionata nello scomparto apposito con il nastro rivolto verso la testina: dopodiché, una volta premuto il tasto play, si faceva partire il meccanismo di trasporto del nastro che passava davanti alla testina di lettura, la quale rilevava le variazioni magnetiche e le convertiva in segnali elettrici, poi amplificati e trasformati in suono.

Verso la metà degli anni ’90, si è registrato un forte calo delle vendite a causa dei lettori cid portatili, sostituiti, a loro volta, dai lettori mp3.

Lo stereo da spalla

Conosciuto anche con il nome di “boombox”, lo stereo da spalla è uno dei simboli più rappresentativi i della cultura e subcultura hip-hop degli anni ’80 e ’90 poiché, oltre che un mezzo per ascoltare musica, era un messaggio di espressione culturale e d’identità, specialmente nei quartieri urbani degli stati uniti dove quella corrente musicale affonda le sue radici.

Dotato di grandi altoparlanti stereo, offriva un suono potente e bassi profondi, ideale per ascoltare musica all’aperto di stampo, appunto, hip-hop ma anche rap e funk, i generi che incarnano la cultura urbana e la ribellione giovanile.

Negli anni ’80 era associato in particolare alla società metropolitana e suburbana, ai giovani afroamericani e ispano-americani, dando origine all’uso del termine “ghetto blaster”, politicamente scorretto, che indicava, appunto, il grosso radioregistratore utilizzato nelle zone urbane.

Divenuto poi icona di stile e appartenenza, l’oggetto ha sempre più preso fama tanto da divenire insostituibile protagonista di video musicali come “Just Dance” di Lady Gaga o “Sorry” di Madonna, per non parlare dell’utilizzo di stereo come questi in indimenticabili film come Flashdance o Fame.

Le maxi cuffie

Dal momento in cui camminare senza musica nelle orecchie sembra diventato impossibile, l’accessorio must have da alcuni anni a questa parte sono proprio le cuffie che fa da cornice intorno al collo o sopra la testa, riportandoci (ancora una volta) allo stile anni ’90 dal quale sembrano essere tutti ossessionati. Le protagoniste, di questi tempi, sono due: le cuffie Sony serie 1000X e le AirPods Max di Apple. Se pochi anni fa si cercava di ridurle al minimo, oggi più sono grandi più sono cool, combinando stile e funzionalità.

Sin dagli anni 2000, con l’introduzione di modelli iconici come le Beats by Dre, le cuffie over-ear hanno acquisito una nuova identità. Non erano più solo strumenti per audiofili, ma dichiarazioni estetiche. I colori audaci, le finiture lucide e le collaborazioni con artisti e designer hanno reso le cuffie un elemento distintivo, spesso indossato come accessorio alla pari di un orologio o di una borsa di lusso.

Aurora Lezzi

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