Gestione parcheggio Torre Guaceto e compravendita di voti: in 9 a processo. Rito abbreviato per ex sindaco ed ex Presidente del Consiglio di Carovigno

Rito abbreviato per l’ex sindaco di Carovigno Massimo Lanzillotti e per l’ex presidente del Consiglio comunale, Francesco Leoci. Gli altri sette imputati, invece, con rito ordinario. E’ quanto deciso dal gup del Tribunale di Lecce, al termine dell’udienza preliminare di un procedimento per associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno e corruzione elettorale contestati a vario titolo, che ha riguardato la gestione del parcheggio dell’area marina protetta di Torre Guaceto. Il processo inizierà il 21 gennaio prossimo. Per gli altri, accusati di far parte della Sacra Corona Unita e di esserne i referenti per quel territorio, il dibattimento inizierà il 4 febbraio. Le indagini, condotte dai carabinieri, sono state coordinate dalla Dda di Lecce e dalla Procura di Brindisi, secondo cui il sindaco Lanzilotti e Leoci avrebbero promesso supporto a due degli imputati per garantire loro la gestione dei parcheggi della riserva marina protetta. Ma c’è anche l’ipotesi di voto di scambio: Andrea e Giovanni Saponaro sono accusati, nell’ambito delle amministrative del 10 giugno 2018, di aver offerto ed erogato denaro a numerosi elettori, in cambio del voto in favore delle liste che sostenevano proprio Lanzilotti. Si sono costituiti parte civile la Regione Puglia e il Comune di Carovigno, commissariato per presunte infiltrazioni mafiose dopo i fatti.

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