Avevamo rilevato nei giorni scorsi come la politica di riequilibrio del bilancio comunale posta in essere dalla struttura commissariale e proseguita dalla attuale amministrazione, tutta incentrata sulla vendita dei beni comunali non più essenziali per le finalità dell’Ente, fosse di corto respiro e capace solo di generare entrate una tantum a fronte di un deficit delle casse del Comune che pare essere di carattere strutturale.
Come PRI avevamo sostenuto che meglio sarebbe stato agire sul fronte delle entrate esercitando appieno la capacità impositiva del Comune ma senza aggravare ulteriormente il carico fiscale che già pesa sui cittadini.
A titolo di esempio avevamo indicato la necessita di riscuotere finalmente la TOSAP che dovrebbero pagare i proprietari delle reti e dei servizi che interessano il soprasuolo e sottosuolo comunale.
In coerenza con quanto affermato abbiamo depositato un Ordine del giorno, che dovrebbe essere discusso nel prossimo Consiglio Comunale, con cui si impegna il Sindaco e la Giunta Municipale a dotare l’Amministrazione Comunale di un catasto georeferenziato delle reti e dei servizi al fine di riscuotere nella misura dovuta la TOSAP che deve essere versata dai proprietari di queste infrastrutture.
L’articolo 10 dell’apposito Regolamento, infatti, prevede che siano obbligati a versare la TOSAP quanti occupano il sottosuolo o soprasuolo con cavi, condutture, impianti in genere (camerette, pozzetti, cabine elettriche o telefoniche, ecc.) ed altri manufatti destinati all’esercizio ed alla manutenzione delle reti di erogazione dei pubblici servizi, compresi quelli posti sul suolo e collegati alle reti stesse nonché gli allacci e gli innesti realizzati, anche su richiesta dei privati, a favore degli stessi dai titolari delle condutture principali.
Se solo si pensa che il suddetto articolo stabilisce in circa 100 euro al chilometro la tariffa dovuta e che la città e l’intero territorio comunale sono attraversati da decine e decine di chilometri di cavi elettrici, telefonici e altro tipo di reti ci si rende conto della entità delle possibili entrate.
La realizzazione di un “catasto” di queste reti, oggi inesistente, metterebbe finalmente il Comune nelle condizioni di riscuotere le tasse dovute.
Ma nell’Ordine del giorno è previsto anche che l’Amministrazione si doti di un apposito Regolamento per la concessione del suolo, del sottosuolo e di infrastrutture municipali per la costruzione di reti di qualunque genere.
Oggi accade, infatti, che le società che intendono realizzare questo tipo di infrastrutture agiscano al di fuori di ogni controllo, deturpando i sedimi stradali ed effettuando interventi di ripristino rabberciati che poi costringono l’Amministrazione ad intervenire nuovamente con costi a carico del bilancio comunale.
Senza contare i disservizi causati ai cittadini.
In molti casi, poi, le camerette, i pozzetti, le cabine elettriche e telefoniche vengono installate nei posti più impensabili senza alcun rispetto per le esigenze dei pedoni e spesso rendendo impossibile la deambulazione per quanti sono affetti da disabilità fisiche.
Ci auguriamo, quindi, che l’intero Consiglio Comunale recepisca questi suggerimenti.
Gabriele ANTONINO
Capogruppo PRI