Fratelli d’Italia, ecco le ragioni del No al referendum costituzionale

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo la nota ufficiale di Fratelli d’Italia, a firma del coordinatore cittadino di Brindisi, Giacomo Serio. giacomo-serio

1) Assenza di legittimazione parlamentare: la riforma costituzionale è stata deliberata da un Parlamento nominato sulla base di una legge elettorale (legge n. 270/2005 denominata Porcellum) dichiarata costituzionalmente illegittima dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 1 del 2014).

2) Illegittimità del metodo della riforma costituzionale: la riforma costituzionale non appare assolutamente condivisibile sotto il profilo del metodo, perché è espressione di una fazione politica non rappresentativa delle diverse componenti sociali.

3) Riforma pessima nel merito.

3.1 Mancato superamento del bicameralismo paritario: non ci sarà alcuna fine del bicameralismo paritario che si sarebbe potuto avere solo con l’abolizione del Senato, né tantomeno un risparmio di spesa, poiché la spesa per il funzionamento del Senato rimarrà sostanzialmente invariata, quando, invece, i costi della politica potevano essere tagliati con la riduzione delle indennità parlamentari.

Ciò che emerge dalla “ deforma” Costituzionale è un Senato fortemente indebolito, non elettivo ed a composizione variabile in relazione alla durata dell’incarico dei Sindaci e dei Consiglieri Regionali i quali rivestiranno anche la carica di parlamentari e godranno dell’immunità parlamentare.

3.2 Mancata semplificazione del sistema normativo: la riforma costituzionale non semplifica ma moltiplica i procedimenti legislativi in contrasto con l’esigenza di avere meno leggi di chiara interpretazione.

3.3 Riduzione dell’autonomia degli enti locali a favore dello Stato centrale: si rimette mano al Titolo V della Costituzione, con conseguente riduzione dell’autonomia delle Regioni a favore del potere centrale.

4) Conclusioni: in definitiva con la riforma costituzionale viene sancito il passaggio da una democrazia rappresentativa fondata sulla centralità del Parlamento ad una democrazia basata sulla prevalenza dell’Esecutivo ( e del suo capo) sul Parlamento che diventerà subalterno e del Governo centrale sulle Regioni.

Si evidenzia che prossimamente il coordinamento cittadino di Fratelli D’Italia organizzerà una serie di incontri nel corso dei quali si discuterà sulle ragioni del NO al referendum costituzionale e sulla necessità per il rilancio economico del Paese di ben precise riforme quali quella della giustizia e del fisco.

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