Franco Leoci: “Onde evitare il ritorno alla attuale gestione commissariale, è assolutamente necessaria la veritiera e non altalenante conoscenza della situazione finanziaria dell’Ente”

BRINDISI – Alcune forze politiche e soggetti partecipanti a questa competizione elettorale hanno ritenuto dover esprimere compiacimento per l’attività gestionale prestata dall’organo commissariale nei confronti del Comune di Brindisi. A questo entusiastico coro potrebbe unirsi qualche organo di informazione che ha voluto seguire la linea di rinuncia a qualsivoglia considerazione in merito ai provvedimenti commissariali adottati, assumendo in tal modo l’assenso giornalistico su deliberazioni da più parti contrastate. Ed allora. Al fine di contribuire per una eventuale riflessione all’avvio della nuova gestione democratica del Comune,  allo scopo di scindere eventuali precedenti responsabilità di natura amministrativa-contabile dai nuovi  amministratori e non  ultimo per riportare nella giusta informativa l’opera commissariale svolta,  è doveroso fare riferimenti ad atti e fatti. Ed è in tal modo che vengono richiamati, con estrema sintesi e con lo sforzo comunque di renderli comprensibili, solo alcuni dei numerosi provvedimenti adottati nei rispettivi periodi di commissariamento del Comune dal febbraio al giugno 2016 e da giugno 2017 ad oggi. Naturalmente,  deve essere riferito che la produzione dei provvedimenti commissariali di straordinaria amministrazione, con i poteri di consiglio, risulta elevata e numerosi  e non urgenti appaiono talune deliberazioni rapportate  alla data del rinnovo elettorale ed alla obbligatorietà della notifica degli atti in parola al nuovo organo assembleare.

E’ appena il caso di accennare preliminarmente che appare doveroso riportare all’attenzione dei nuovi amministratori gli atti modificativi o istitutivi su cui poggia l’assetto funzionale dell’Ente sì da poter azionare, ove ne ricorrano gli estremi, l’adozione di provvedimenti diretti a ripristinare e/o  garantire in ogni caso la regolarità del procedimento, nonché la legittimità e l’efficienza dell’azione amministrativa del Comune.

Ed è ancora doveroso chiarire che, senza nulla togliere all’impegno profuso dall’organo commissariale e dall’attivissimo vertice amministrativo dell’Ente, giammai gli eletti dalla competizione elettorale avrebbero potuto conseguire analogo risultato nella produzione di delibere stante la impossibilità di tenere nella stessa ora e giorno congiunte riunioni di organi comunali (Giunta e Consiglio).

Non voglia apparire irriguardoso, ma, onde evitare il ritorno alla attuale gestione commissariale, è assolutamente necessaria la veritiera e non altalenante conoscenza della situazione finanziaria dell’Ente e delle società partecipate e, quindi,  dello stato  relativo alle numerose e gravissime criticità rilevate dalla Corte dei Conti e dal MEF al Comune di Brindisi, salvo ovviamente prendere atto della delibera commissariale  n. 2/16, conosciuta dalla dirigenza del Comune perché notificata.

Ma è davvero urgente informare i nuovi amministratori del piano anticorruzione redatto per il 2017 dal segretario generale e raccolto in 55 pagine che evidenzia “pressioni terze incidenti sulla regolare gestione dell’Ente” senza avere contezza delle azioni intraprese al riguardo. Ma dovrà anche essere notificato agli eletti la delibera n. 68 dell’8/3/68, relativa al piano triennale 2018/2010 per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza e redatta dall’Ufficio di pensatoio con accuratezza e pure con riferimenti storici in ben 145 pagine che immagino abbia già  sottratto del tempo al commissario prefettizio per la lettura.

E’ di tutta evidenza che interessanti e da visionare  sono le deliberazioni commissariali assunte, con poteri di Giunta o di Consiglio, nelle date 11-25-30 maggio c.a.  specie quelle relative a documenti contabili o di variazioni di bilancio con pareri espressi dal Collegio dei Revisori in regime di prorogatio.

In questo quadro è possibile rilevare, per esempio, la estrema facilità di revoca di  provvedimenti,  assunti dal Commissario con poteri di Giunta e dallo stesso riassunti dopo pochi giorni con i poteri di Consiglio ed avere in tal modo chiara la differenza nel caso che analogo provvedimento avesse riguardato i nuovi amministratori.

Naturalmente, l’instancabile commissario ha ritenuto anticipare il lavoro dei nuovi amministratori adottando il  7 c.m., fra altre  delibere anche quella di forte rilevanza afferente al  regolamento di istituzione e funzionamento del Nucleo di Valutazione della Performance che, comunque, dovrà essere attenzionata dagli eletti.

Ho immaginato , per formazione politica-professionale e per diretta conoscenza di uomini di governo nominati per la gestione di enti locali commissariati, che salutare sarebbe stata la direzione monocratica dell’Ente per il superamento di alcune problematiche non affrontate in precedenza. Così non è. Restano i problemi di sempre con procedure irregolari e sprechi di danaro pubblico,  trascurando il principio, più volte ribadito, del redderationem per i responsabili dei danni erariali provocati al Comune come per esempio i numerosissimi atti giudiziari non impugnati, le diverse anticipazioni di cassa dal Tesoriere con pagamento di interessi, il mancato recupero di crediti certi vantati dall’Ente, la creazione dei debiti fuori bilancio che non possono essere sopportati dai cittadini. Ma a questi atti di ordinaria amministrazione che in linea generale si informa la gestione commissariale di un Ente, vi è da aggiungere la forte preoccupazione riveniente dallo stato di pre dissesto finanziario oltre alla mancata inventariazione dei beni patrimoniali che rende di fatto l’impossibilità ad attestare la corrispondenza tra le scritture contabili e la situazione complessiva del Comune  e, quindi…..

Tuttavia, rimane la consistente speranza che al termine di queste elezioni, superato il momento di tensione talvolta non conciliabile con il civile rapporto  fra cittadini ed al di là della coloritura politica dei vincitori, sarà l’amore per questa città a vincere e che vedrà, sia pure con posizioni differenti, tutti gli eletti contribuire per la realizzazione degli obiettivi della comunità all’insegna del rispetto delle leggi.

Franco Leoci

 

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