Fisascat Cisl Taranto Brindisi: “No alla logica del sub-sub appalto”

BRINDISI – Con una scarna nota, indirizzata pochi giorni addietro alla Fisascat Cisl Taranto Brindisi, l’Azienda Aem Italy, la cui sede sociale a Milano e quella operativa a Varedo (Monza Brianza), ha comunicato la cessazione del subappalto ed il subentro di altra impresa subappaltatrice nel servizio di pulizia presso la piattaforma logistica Eurospin a San Pietro Vernotico.

E’ stato così che, a seguito di tale comunicazione, i dodici tra lavoratrici e lavoratori, tutti monoreddito, da anni impiegati nel servizio, alcuni con contratto a tempo indeterminato altri a tempo determinato, si sono visti negare l’accesso al posto di lavoro per il badge disabilitato, privati di certezze sul proprio futuro lavorativo  e nella totale indifferenza degli altri attori coinvolti nell’appalto del servizio.

“Abbiamo sollecitamente richiesto un incontro urgente all’ufficio regionale crisi aziendali e vertenze collettive, Ambito di Brindisi – spiega Luigi Spinzi, segretario Fisascat Cisl territoriale – con la presenza sia della stessa Azienda che della Rds Logistics e la Number 1 Logistic Group Spa, effettive titolari dell’appalto acquisito da Eurospin Puglia, nonché della stessa Eurospin, quale garante della continuità occupazionale l’effettiva tutela delle risorse lavorative coinvolte, ai sensi del contratto pulizie e Multiservizi.”

 Per Antonio Arcadio, segretario generale Fisascat Cisl territoriale “è singolare che un’Azienda si accorga dall’oggi al domani che un sub appalto non è più remunerativo e d’altro canto la stessa Eurospin non può essere terza di fronte al dramma della disoccupazione in questo territorio a crescente rischio di marginalità economica e sociale. La Eurospin, che vanta 106 punti vendita con 1.977 dipendenti in Puglia ed un fatturato del +10 per cento raggiunto lo scorso anno,  in una logica di piano industriale triennale non dovrebbe permettere il perpetuarsi di sub-sub appalti che rischiano di mortificare la dignità del personale coinvolto e di mettere a rischio la qualità e la delicatezza di un servizio, com’è la pulizia, nelle sue rispettive piattaforme logistiche pugliesi e nazionali.”

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