“Fallaci dichiarazioni dell’Amministrazione comunale su riduzione della TARI”

Dalla stampa (Quotidiano del 15/11/18) leggo in merito sia alle “raccolte differenziate”, sulle quali mi soffermerò che,sulla riapertura della discarica di Autigno, su cui tornerò in seguito; di certo due argomenti molto sentiti dalla popolazione brindisina in quanto legati al pagamento della famigerata “Tassa Rifiuti” (TA.RI.).

Dall’articolo rilevo che i responsabili del Settore, nell’incontro tenutosi il 14 novembre presso Palazzo Nervegna con le organizzazioni di categoria e la ditta Ecotecnica, attribuiscono la responsabilità del leggero decremento della percentuale di raccolta differenziata (dal 55 al 52/53%) alla “inciviltà” di alcuni Concittadini.

Se è pur vero che una piccola parte di brindisini non si attengono ai buoni canoni della raccolta differen-ziata, non accettiamo che ogni responsabilità sia a costoro addebitata.

Non accettiamo, in particolare, che tutti gli altri Concittadini che diligentemente effettuano le raccolte differenziate siano presi in giro da “fallaci” dichiarazioni di riduzione della “TA.RI.” nel momento in cui, aumentando la percentuale di raccolta differenziata, se ne ottiene una riduzione.

Ed allora verifichiamo questa riduzione della TA.RI e verifichiamo se ciò risulta vero ed a chi realmente conviene, premettendo che la “ecotassaregionalesi paga solo ed esclusivamente sui rifiuti che, previo pretrattamento di riduzione volumetrica e di “biostabilizzazione”, vengono smaltiti in discarica.

Attualmente, fatta salva l’imprecisione decimale dei quantitativi, la città di Brindisi produce circa 20.000 tonn. di Rifiuto Solido Urbano (RSU) indifferenziato che viene conferito presso l’impianto di Poggiardo (Le) ove avviene la separazione fra la componente “frazione secca compostabile” (FSC) che viene inviata per la produzione del CSS all’impianto di Cavallino (LE) e la frazione Rifiuto Biostabi-lizzato da Discarica (RBD) che, appunto, viene attualmente smaltita nella discarica di Formica Ambiente, nel territorio di Brindisi.

Solo su questa ultima frazione “RBD” si paga l’ecotassa regionale che,nel caso di Brindisi equivale a 11.25 €/tonn.; per un totale di circa 7.000 t/a smaltite in discarica il costo dell’ecotassa equivale a circa 78.000 €/a che viene a costituire la TA.RI.congiuntamente alle spese di raccolta e conferimento.

A fronte, però, di una spesa globale del “servizio rifiuti” (raccolta, smaltimento, conferimento) pari a circa 22,5 Milioni di € (Iva compresa), l’ecotassa da pagare corrisponde al solo 0.34 % …. un’inezia!!

Non solo l’ecotassa rappresenta una porzione irrilevante della TA.RI. ma i responsabili del Comune si permettono anche di affermare che se i Concittadini fossero “più civili” e si incrementasse la percentuale di R.D. la Regione attiverebbe una “premialità”, senza però dire a quanto equivale.

Ebbene, ai sensi dell’art. 22, comma 2, della L.R. 8/2018, fatto salvo che vi sia un incremento di RD (e personalmente non lo rilevo), essendo l’attuale percentuale compresa fra il 40 ed il 55%, la “premia-lità”, intesa come “riduzione” sarebbe solo del 5% e quindi circa 3.900 € sulle richiamate 78.000 €.

Quindi una riduzione di circa 3.900 € su una TA.RI. che costa ai brindisini circa 22,5 Milioni di €, costituisce una evidente e ripugnante presa per i fondelli!!

Se a quanto riportato si aggiunge che attualmente le raccolte differenziate costano ai Brindisini circa 3,05 Milioni di euro,senza alcun ritorno, quell’effimero risparmio sull’ecotassa comporterebbe un ulteriore incremento dei costi di conferimento e trasporto dei rifiuti rivenienti dalle RD, altro che riduzione della TA.RI.!!

Purtroppo l’attuale equazione è che: l’aumento delle Raccolte Differenziate, corrisponde ad un aumento della spesa per conferimento e trasporto e quindi un corrispondente aumento della TA.RI., se pur con la possibile ed irrilevante riduzione dell’ecotassa regionale.

Ed allora invitiamo l’attuale amministrazione ad una maggiore serietà di rapporto con i Cittadini che non hanno bisogno di essere presi in giro ma di essere correttamente informati ed accompagnati a migliorare la TA.RI. con un “progetto” serio che veda gli stessi Cittadini artefici della riduzione della Tassa Rifiuti.

Tutto ciò, ovviamente se vi è la capacità e la volontà di operare seriamente ed a favore di tutte le famiglie e le categorie che pagano la TA.RI e non favorendo alcuno.

Il PRI ha inteso proporre, con il proprio Capogruppo consiliare Gabriele Antonino, quelle che sono le razionali e fattibili attività connesse alla riduzione della TA.RI. che, a fronte di un investimento di solo 150-200,000 € ed una “gestione pubblica”,comporterebbe un’immediata riduzione della TA.RI. del 52.78 %, come già rappresentato alla stampa ed ai Media in data 19/10/2018.

Quindi questa amministrazione la smetta di inventare facili edfallaci illusioni ed agisca, se ci riesce, con concretezza e con maggior rispetto verso la Cittadinanza, pur redarguendo i cosi detti “incivili” che, comunque, sono sempre meno e costituiscono una minima aliquota.

                                                                      

                                                                                                          prof. dott. Francesco Magno

(responsabile provinciale rifiuti ed ambiente)

1 COMMENTO

  1. Ci sono numeri fatti e nomi e … faccia del dott. Magno. Ovviamente seguirà documentata smentita e ricalcolo da parte di chi di competenza.

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