SAN PANCRAZIO SALENTINO – Continua a tenere banco la questione relativa all’ex discarica Lepetit a San Pancrazio Salentino.

nico tieni

A parlare è Nico Tieni, Forza Italia, il quale chiede che vengano scosse le coscienze delle Istituzioni. “Il problema della ex discarica Lepetit di San Pancrazio – dice – è un problema che riguarda anche i Comuni di Torre Santa Susanna, Erchie e tanti altri Comuni limitrofi. Nelle cave in questione si narra che si trovino rifiuti tossici nocivi e cancerogeni ammassati senza alcuna protezione, dagli anni 70 in poi. Le ex cave di tufo furono a quei tempi un sito ideale per creare discariche abusive di rifiuti pericolosi. Questo problema si è verificato anche in altre realtà in Italia. E attorno alla discarica abusiva? Vi sono serre e vigneti quindi come potete immaginare si produce vino al “Trialometani e al Cloroformio”: sostanze altamente tossiche! Il sito in questione qualche anno fa fu messo in sicurezza; ma come? Con delle semplici coperture in tela, per evitare che la pioggia possa portare a spasso per le falde acquifere e quindi nei nostri rubinetti le sostanze incriminate. In un recente apposito studio epidemiologico in Provincia di Brindisi si evince dati alla mano uno spaventoso aumento di patologie Tumorali, pertanto chiedo che il mio appello non resti inascoltato ma che venga seriamene preso in considerazione da parte delle Istituzioni. Esso è apparentemente inspiegabile. La discarica Lepetit è una strana “punta di diamante” sulla quale non si vuole/non si può fare luce? Quali gli impedimenti? La salute del cittadino è preminente di fronte a qualsivoglia interesse e travalica interessi di politica, Istituzioni ed altro. La coscienza civica c’è. Quella sociale pure. Quella politica resta, invece, un’ipotesi. Sì, spesso le belle manifestazioni e le sagre sono quasi l’altra faccia dell’alibi che ci porta lontani dai problemi. Si può fare tutto. In Italia invece sembra quasi impossibile passare dalle parole ai fatti. E quando si passa ai fatti si resta a metà strada, perché?”.

Va ricordato, tra l’altro, che in riferimento all’ex discarica Lepetit, il Comitato esistente all’epoca e capeggiato dal signor Oronzo Micelli, insistette con l’Amministrazione di allora a fare l’ecoanalisi con il CNR. Ecoanalisi che fu fatta dal prof. Antonio Uricchio con il georadar e che rilevò, oltre a vari elementi inquinanti, la presenza di cloroformio. Il comitato denunciò ‘tutto ai media (fu Telenorba, attraverso il nostro direttore Pamela Spinelli, a fare l’esclusiva, ndr). Il NOE, appreso ciò, preventivamente sequestrò la discarica ex Lepetit. Ma quello che è davvero ed oltremodo grave è che in più di 30 anni non si è mai fatto un programma di bonifica da parte delle Amministrazioni di San Pancrazio che si sono succedute.

2 COMMENTI

  1. Grazie ancora grazie alla direttrice Pamela Spinelli, che oggi come allora si è dimostrata sensibile a pubblicare l’argomento EX DISCARICA LEPETIT. Ovviamente un grazie a tutta la Redazione.

  2. Concordo con il signor Tieni poichè ritengo si debba parlare seriamente di un progetto di bonifica, tutto il resto francamente è “fuffa” a mio avviso e temo che tale resterà, dal momento che dubito fortemente vi sia la volontà politica necessaria a tutti i livelli.
    E chi dice che la politica non debba entrarci sbaglia di grosso, tutto è politica. Manca la volontà politica dicevo, manca perchè mi pare che il PD da cui siamo governati fino ai piani alti, non abbia alcuna intenzione di seguire una politica ambientale atta, tra l’altro, a bonificare le zone di rischio. Piuttosto pare proprio preferiscano smantellare ulivi, trivellare mari e terra: uno scenario a dir poco catastrofico, altro che ambiente sano!
    Parentesi: esprimersi in tal senso, senza alcuna remora, lo abbiamo pagato a nostre spese io e Oronzo, perchè non si può andare contro i poteri forti e dunque siamo stati messi alla porta. Peccato però che non si è compreso in tempo quanto la libertà possa essere l’unica e la sola arma di risposta politica e di azione.
    Tornando alla ex Lepetit dunque si fa un gran parlare, ma le parole si sa se le porta via il vento se non si segue la strada di un serio progetto di bonifica che coinvolga Amministrazione, Regione, Governo e perchè no, Europa, per i finanziamenti necessari. Volere e potere.

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