E’ partita la campagna di sensibilizzazione di Italia Nostra “Paesaggi Sensibili 2019”

E’ partita la campagna di sensibilizzazione di Italia Nostra PAESAGGI SENSIBILI 2019, dedicata ai Paesaggi d’acqua, per mettere in primo piano l’importanza della corretta gestione, sia idraulica che ambientale, dei nostri fiumi, dei laghi e delle zone umide. Essi infatti costituiscono una reticolo assolutamente vitale per la futura resilienza dell’ambiente ai cambiamenti climatici e agli eventi disastrosi che purtroppo colpiscono sempre più frequentemente la nostra penisola.

Nell’ambito di questa grande iniziativa nazionale, la sezione di Brindisi di Italia Nostra ha scelto uno dei luoghi più “sensibili” del suo territorio: l’invaso di Fiume Grande, un sito di particolare rilevanza storico paesaggistica, originariamente parte di un’area costiera ad alta valenza naturalistica libera da insediamenti antropici, attualmente inglobato all’interno della zona industriale di Brindisi  e fortemente minacciato dall’inquinamento industriale e ambientale.

Per l’occasione la sezione di Brindisi di Italia Nostra organizza un intero pomeriggio dedicato alla conoscenza e alla tutela dell’invaso di Fiume Grande e della sua foce.

LUNEDÌ 21 OTTOBRE

Ore 15,30 – Visita guidata alla scoperta della zona umida, a cura della biologa Paola Pino D’Astore.

Ore 18,00 – Conversazione con Paola Pino D’Astore e l’architetto Roberta Lopalco, Assessore all’Ambiente del Comune di Brindisi (l’incontro si terrà all’Antico Palmento, Via Sabin 4, zona industriale, a poche centinaia di metri da Fiume Grande).

 

PER INFORMAZIONI TELEFONARE al    334 678 4909

Il bacino di Fiume Grande, nonostante la costante “aggressione” dell’uomo e dell’industria, conserva ancora il grande valore intrinseco originario, data la persistenza di una grande varietà di essenze vegetali, e lo stazionamento e il transito di molti esemplari di fauna ornitologica, anche rari, nello specchio d’acqua e nella zona umida circostante.

Dal 2002 l’invaso è parte integrante del Parco Naturale Regionale “Punta della Contessa”, nella cui zonizzazione è indicato come zona centrale, ovvero area di maggiore valore naturalistico, paesaggistico e culturale (L.R. istitutiva del Parco Naturale Regionale “Saline di Punta della Contessa”, n. 28 del 23 dicembre 2002).

Italia Nostra, nella sua continua attività di tutela del patrimonio naturale italiano, si batte da sempre per la salvaguardia dei “paesaggi d’acqua”.

Le sezioni di Italia Nostra che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione sono 24, Brindisi è tra queste: ognuna ha organizzato un evento con al centro un paesaggio d’acqua da portare all’attenzione del pubblico perché bisognoso di cure, di interventi di rinaturalizzazione, di protezione da interventi potenzialmente pericolosi per la biodiversità o l’incolumità delle popolazioni limitrofe.

I corsi d’acqua svolgono una essenziale azione di depurazione naturale delle acque dall’inquinamento organico biodegradabile, offrono un ambiente ricchissimo di biodiversità (60% degli uccelli, la totalità degli anfibi, dei pesci d’acqua dolce, insetti, crostacei) e sono la “nostra Amazzonia” e parte fondamentale del nostro paesaggio, al punto che alcuni scienziati li hanno definiti “il supermercato delle biodiversità”.

Con i cambiamenti climatici e la “tropicalizzazione” delle piogge, gli eventi estremi si ripetono con sempre maggiore frequenza e tutto ciò incide su un territorio degradato, disboscato, e con ampi aspetti di “tecnocrosta” impermeabile fatta di strade, edifici, capannoni, piazzali che hanno ridotto la permeabilità dei suoli, aumentato il dissesto idrogeologico, alluvioni ed esondazioni.

Ecco le proposte concrete della nostra campagna nazionale:

  • E’ urgente restituire ai fiumi la propria, spontanea, fascia di protezione delle sponde, costituita dalla vegetazione tipica riparia;
  • Restituire il continuumfluviale;
  • Avviare una politica graduale ma inflessibile di separazione tra acque bianche-meteoriche, di falda e di ruscelli dalle acque nere, le sole da portare alla depurazione
  • Facilitare la fitodepurazione per piccoli insediamenti urbani;
  • Rinunciare ad ulteriori opere di argine dei corsi dei fiumi, che hanno bisogno dei propri spazi vitali negli eventi di piena periodica;
  • Realizzare usi razionali dell’acquaper ridurre gli sprechi di risorsa pregiata;
  • Risanare le perdite idriche degli acquedotti(nelle città disperdiamo fino al 50% e oltre delle acque pregiate)
  • Garantire un Deflusso Minimo Vitaleeffettivo;
  • Ricostituire zone umide, perché abbiamo bonificato troppo e solo adesso ci accorgiamo della straordinaria importanza di queste zone per il ciclo dell’acqua, del clima e della biodiversità.

 

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