BRINDISI – Si può impiccare lo sviluppo di un porto per preservare due capannoni dismessi? Vale più un’opera di 40 milioni di euro che consentirebbe i dragaggi e quindi nuovi spazi a disposizione per navi ro-ro e crociere o la possibilità di recuperare due capannoni che sarebbero a rischio nella remota ma possibile evenienza che il Fiume Grande possa esondare a causa della realizzazione della cassa di colmata lì dove progettata adesso?
E’ questa la scelta da compiere ed è in base a questa gerarchia di valori che bisognerà decidere cosa fare, perché se davvero ci fosse la possibilità di esondazione e pericolo in futuro per chi potrebbe occupare tali capannoni, a questo punto sarebbe più logico abbattere quei capannoni piuttosto che perdere il finanziamento. Spostare la cassa di colmata più a est, come richiesto dall’assessore Borri, infatti, significherebbe non realizzarla mai, perché l’opera costerebbe molto di più nel sito indicato dall’assessore, e questo significa che quei fondi non arriverebbero mai.
La risposta spontanea che verrebbe da dare al quesito iniziale, allora, è che sarebbe più opportuno lasciare che sia il Ministero a esprimersi sulla bontà o meno del progetto presentato dall’AdSP, sul quale, tra l’altro, parrebbe che Regione e Provincia non abbiano alzato le barricate come vorrebbe fare l’assessore Borri.
Andrea Pezzuto
Si tratta di archeologia Industriale. a forza di essere moderni Brindisi è stata privata di tante costruzioni. Almeno li spostino da qualche altra parte e non distruggerli
Purtroppo dobbiamo lottare per cercare di aprire la mente di certi individui: non è importante quello che c’è ora, ma è importantissimo quello che non si potra più fare! Se fanno questa maledetta colmata ( un tappo sul fiume) non si potranno più utilizzare i terreni per attività industriale.
Perché? La colmata non tappa il fiume, sarebbe stupido e pericoloso e il progetto non avrebbe ottenuto alcuna approvazione. Nel progetto è prevista una canalizzazione
Perché? La colmata non tappa il fiume. Hai visto il progetto?
Brava Silvia, ti seguo. La colmata tappa eccome!
Andrea sono queste le contraddizioni della nostra Città, da una parte abbiamo distrutto molto e troppo, mentre dall’ altra non si riesce ad abbattere 2 strutture seppur importanti non di certo.archeologicamente di rilievo ed determinanti. Mi auguro che il buonsenso prevalga sul consenso ed il 2019 possa superare ostacoli inesistenti e la nostra BRINDISI ritorni ad occupare il posto che la storia le ha assegnato. AUGURI Felice anno 2019. Giuseppe Attanasi