BRINDISI – “Apprendiamo dai comunicati stampa di questi ultimi giorni la volontà del commissario prefettizio di sgomberare il dormitorio di Via Provinciale San Vito entro la fine di Settembre con l’obiettivo di compiere una bonifica dello stabile che da tempo ormai indecifrabile gravava in pessime condizioni igienico sanitarie”.

Lo scrivono, in una nota, il Movimento Nazionale per la Sovranità e Gioventù Identitaria che proseguono: “Quella struttura fu ideata dall’allora assessore alle politiche sociali Cesare Mevoli, attuale coordinatore provinciale del Movimento Nazionale, con l’avallo del sindaco Mennitti come soluzione transitoria per sgomberare il piazzale della stazione ferroviaria (Piazza Crispi) dove gli extracomunitari dormivano a decine in case di cartone. Dal 2004 ad oggi, il nulla, nessuno è stato in grado di “migliorare” quella che fu una risposta “temporanea” ad una emergenza. Il centro, da allora, è stato infatti abbandonato ad una situazione di trascuratezza con la presenza di centinaia e centinaia di extracomunitari, di gran lunga più di quanti l’edificio ne potesse accogliere. Riceviamo quindi con piacere la proposta del Commissario di regolarizzare il centro di via Provinciale San Vito attraverso dei lavori di sanificazione e ci auguriamo anche che le presenze siano identificate attraverso un servizio di vigilanza che sorvegli costantemente la struttura rimpatriando chi non ha alcun motivo per restare qui. Oggi infatti appare sempre più ingiustificabile e priva di senso la decisione presa dalla Carluccio e dai suoi funzionari di mandare via la coop che svolgeva il compito di sorveglianza alimentandone così maggiormente la confusione ed il degrado all’interno della struttura. In questo contesto non è però nostra intenzione voler far chiudere il centro, non sarebbe una scelta idonea per nessuno, ma pretendiamo che sia garantita la pulizia dell’ambiente e al tempo stesso una migliore gestione, infatti, se è vero che l’amministrazione Carluccio ha delle colpe in merito alla pessima amministrazione del dormitorio, è altresì vero che il Governo, nonostante sia estremamente propenso ad una immigrazione sfrenata, non offre i mezzi e gli strumenti necessari per poter affrontare tali situazioni scaricando le responsabilità economiche e gestionali sui singoli comuni. Il dormitorio di Brindisi è solo la minima parte di un problema che investe ormai tutte le città italiane, la soluzione è a monte. Nessuno può essere tanto folle da pensare (ma i nostri governanti, vero caso clinico, lo pensano) di traghettare in Italia il resto del mondo bisognoso: in Italia deve arrivare SOLO chi ha realmente diritto a restare (il 5% circa di quanti ne sbarcano), per la restante parte vanno studiate forme di collaborazione con i paesi di origine, per rimuovere le cause di povertà ed aiutarli a casa loro, affinchè l’immigrazione non sia sempre di più: UN DRAMMA PER LORO, UN DRAMMA PER NOI! Si individui una struttura per distribuire quelle presenze, ma si sia fermi nella richiesta a Prefetto e ministero degli interni di non effettuare ulteriori trasferimenti in loco: Brindisi, che piaccia o no, ha già cambiato il volto del suo centro storico, e di questo non si può certo gioire”.

 

 

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