Dopo lo scontro sul bilancio, si dimette l’assessore Cristiano D’Errico: “Questo non è il bilancio che avrei voluto per la mia città”

L'ex assessore Cristiano D'errico e l'ex dirigente Simone Simeone

BRINDISI – Poche ore prima della riunione di Giunta in cui si dovrebbe approvare lo schema di bilancio previsionale, arrivano le dimissioni dell’assessore al Bilancio cristiano D’Errico  che rinuncia all’incarico in un momento cruciale per il Comune di Brindisi. “Questo non è il mio bilancio, non è il bilancio che avrei voluto per la mia città”, ha detto l’ormai ex assessore. Le dimissioni di D’Errico giungono all’indomani della riunione di giunta durata oltre sette ore ed in cui sono stati approvati solo gli allegati allo schema di bilancio di previsione 2020, ma non il documento di programmazione economico finanziaria triennale che, ad ogni modo, comunque dovrebbe ottenere il via libera nel pomeriggio. Un epilogo che nessuno poteva minimamente immaginare. Non da Cristiano D’Errico.

Non mi ci trovo. Non mi ci trovo più. – scrive D’Errico – Lascio l’incarico assessorile dopo poco più di due anni con il rammarico della consapevolezza di aver avviato un importante percorso di “normalizzazione” di settori che in passato sono stati oggetto di attenzione giornalistica e talvolta della magistratura ma di non poter portare a termine i processi avviati. Il bilancio previsionale è l’atto politico più importante di una comunità; non è atto ragioneristico. È l’atto in cui si condensano prospettive, visioni, soluzioni alle difficoltà di una città che le istanze dei cittadini e delle parti sociali portano in se. Il bilancio previsionale dovrebbe portare in se un progetto di sviluppo e di crescita facendo leva sulla storia, sui punti di forza, sulle infrastrutture della città. Il bilancio previsionale, in quanto prospettiva per la città, dovrebbe avere la massima condivisione con i cittadini, coordinati in tutte le loro manifestazioni, e con tutti gli stakeholder, ossia con tutti coloro i quali sono direttamente o indirettamente coinvolti in un progetto di città. Questo, però, non è il mio bilancio; non è il bilancio che avrei voluto per la mia città. Auguro ai miei colleghi di svolgere con responsabilità la propria funzione pubblica mettendo a frutto le loro competenze, le capacità ed il legame entusiasta con questa città, riconoscendo in loro la mia stessa passione politica. Ringrazio con affetto tutti i dirigenti, i funzionari ed i dipendenti che con me hanno condiviso lo spirito del cambiamento, la tensione al miglioramento; ognuno di loro esempio di generosità ed abnegazione. Grazie di cuore per la crescita umana e politica che mi è stata regalata”.

 

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2 COMMENTI

  1. Siamo la vergogna della Puglia citta degradata é governata da un barese sindaco è ora che ti dimetti cambiano i sindacati ma la minestra é sempre la stessa.

  2. Non commento la decisione politica-amministrativa dell’ex assessore Cristiano D’Errico, desidero solo precisare sinteticamente quanto segue sulla base delle mie conoscenze normative sull’argomento:
    -la mancata adozione nei termini stabiliti del bilancio di previsione consegue il decreto di nomina del Commissario di Governo e quindi lo scioglimento del Consiglio comunale da parte del Prefetto;
    -non è prevista normativamente la possibilità di nomina commissariale per la redazione del bilancio di previsione in presenza degli organi democratici comunali;
    – volendo ipotizzare l’approvazione odierna dello schema di bilancio lo stesso deve considerarsi illegittimo in quanto certamente mancante di tutti gli obbligatori documenti da allegare e naturalmente primus inter pares quello del parere del Collegio dei Revisori;
    -laddove si volesse considerare superata l’approvazione di cui al superiore punto, giova rammentare che il bilancio di previsione (o nel caso di delibera di rendiconto di esercizio) deve essere approvato dal Consiglio e il relativo provvedimento deve essere inviato obbligatoriamente ai consiglieri venti giorni prima, munito degli atti allegati e parere del Collegio dei Revisori a pena di decadenza come sentenziato tra l’altro dal Tar Lazio e Consiglio di Stato.
    Brindisi, 17/11/2020 Franco Leoci

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