“Dividere il PD in responsabili e rancorosi? E’ un tentativo maldestro della maggioranza”

mesagne

MESAGNE – Sempre più calda la situazione politica a Mesagne.

Riceviamo e pubblichiamo nota del Segretario del PD di Mesagne, Francesco Rogoli, e dei Consiglieri Comunali del gruppo “PD – Io ci credo”, Ninni Mingolla, Rosanna Saracino, Fernando Orsini, Alessandro Pastore.

“Rispediamo al mittente il tentativo maldestro di alcuni esponenti della maggioranza di dividere il PD tra “responsabili” e “rancorosi” – sostengono gli esponenti di PD-Io ci credo – invitando questi ultimi a guardare in “casa” propria, sempre ammesso che ne abbiano una, ribadiamo un concetto già abbondantemente espresso a tempo debito: l’opposizione non ha bisogno di etichette, né di patenti di responsabilità o irresponsabilità – tantomeno se assegnate da chi non è nelle condizioni di farlo – . Noi abbiamo ricevuto un mandato elettorale e ci impegniamo ad onorarlo rispondendo esclusivamente al principio dell’etica della politica ed alle nostre convinzioni. Non bastasse già questo, a confermare la nostra posizione ci sono i quasi due anni di attività inconcludente e fallimentare di questa Amministrazione. Le perplessità già espresse in campagna elettorale su una coalizione senza politica, che aveva fatto del superamento della “destra” e della “sinistra” il suo argomento forte per mettere insieme tutto e il suo contrario, si sono rivelate tutt’altro che infondate. Alla lunga il vero collante di tante liste civiche, dietro le quali si sono abilmente nascosti pezzi di ceto politico consumato e di opposte provenienze, è venuto allo scoperto: la gestione del potere per continuare a garantire qualche carriera politica. Prova ne siano il caso “S.P.R.A.R.” e lo scempio perpetrato sulla macchina amministrativa venduto all’opinione pubblica come una “rivoluzione copernicana”. Le poche e confuse idee che si sintetizzavano nei quattro slogan “sviluppo economico”, “riduzione tasse”, “giovani e lavoro”, “cultura e centro storico” non sono mai passati dall’essere buoni slogan elettorali ad azione di governo della città. Battaglie importanti come quelle sull’Arneo e per il futuro dell’ospedale di Mesagne, sono state sacrificate sull’altare della cieca obbedienza al Presidente della Regione, con il quale invece bisognava avere un rapporto istituzionale leale ma franco, orientato alla tutela di tutti i mesagnesi. A poco servono le gite dal Direttore Generale della ASL, di cui gli stessi Matarrelli e Vizzino avevano chiesto la “testa” nel Consiglio Comunale di Mesagne, a piano di riordino già approvato. Se abbiamo votato favorevolmente per provvedimenti come il “PIP” e il “Piano urbano del commercio”, è solo perché poco hanno a che fare con questa Amministrazione e sono il lascito di un passato, spesso vituperato ma di cui si godono i frutti appropriandosene i meriti, nel quale donne e uomini del PD sono stati indiscussi protagonisti. Utilizzare con furbizia questi voti, piuttosto che l’elezione di Ninni Mingolla in Consiglio Provinciale che non è da ricondurre ad un accordo tra PD e maggioranza, per dividere ed indebolire l’opposizione e mettere in discussione l’autonomia di un partito, è una pratica politica di bassa lega che lasciamo ad altri”.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO