Dipendenza da Internet nei ragazzi: interessante l’incontro svoltosi presso la Scuola media “Virgilio”

BRINDISI – Nell’ambito dei progetti di prevenzione alla salute promossi dall’Asl di Brindisi, l’Istituto Comprensivo Centro 1 ha aderito al progetto “Il Gioco della rete”. A tale scopo, nei giorni scorsi, presso la scuola media “Virgilio”, la dottoressa Muraglia, insieme ad altri esperti, ha incontrato i genitori della scuola “Virgilio” per affrontare temi inerenti la dipendenza da internet e, in particolare, dal gioco on line. Scopo del progetto è quello di sensibilizzare gli stessi genitori rispetto al fenomeno del cyber bullismo.

Scuola Media Virgilio
Scuola Media Virgilio

E’ stato un incontro molto interessante, così come interessante è stata l’illustrazione di un manuale pratico per genitori che intendono capirne di più circa la dipendenza da internet. A tale proposito, è stato significativo quanto scritto nella prefazione del manuale stesso dalla dottoressa Rosangela Paparella, garante dei diritti dell’infanzia e della adolescenza per la Regione Puglia.




La dottoressa Paparella, infatti, ha raccontato una esperienza personale che riguarda una sua alunna 12enne che, qualche anno fa, le si avvicinò durante la ricreazione e le chiese: “Professoressa, può aiutarmi? Mi sono resa conto che negli ultimi mesi non riesco più a leggere ed io amavo tanto i libri, e nemmeno a giocare, mi sento obbligata ad andare in internet continuamente. Non riesco più a fare niente di quello che mi piaceva!”.

“Questa richiesta di aiuto, preziosa perché così esplicita – scrive la dr.ssa Paparella – e a suo modo così consapevole, ha acceso la mia attenzione sulla crescente invasività con cui la frequentazione della rete internet, ed in particolare dei social network, occupi gli spazi di vita delle ragazze e dei ragazzi. Ancora più che nella nostra esperienza di adulti spesso lontani dal comprendere come siano diversi, nelle opportunità e nei pericoli, i processi psicologici, cognitivi, relazionali dei giovani nativi digitali”.

“Di fatto, anche in questo aspetto della loro vita – ha proseguito la Paparella – urge che gli adulti di riferimento, genitori, insegnanti, educatori, assumano in modo consapevole ed informato, la responsabilità di accompagnare i ragazzi nell’uso delle tecnologie, perché siano sempre liberi di scegliere come, quanto e quando entrare in rete, piuttosto che farsene catturare. Si tratta – ha detto ancora la dr.ssa Paparella – di un compito educativo improcrastinabile che, come garante dei diritti dell’infanzia e della adolescenza, associo all’effettivo esercizio del diritto alla libertà di crescere, giocare, entrare in relazione con gli altri in modo equilibrato e compatibile con la propria età”.

Molto soddisfatti genitori partecipanti all’incontro che auspicano che più spesso la scuola promuova iniziative di questo tipo. A breve, intanto, ci sarà un ulteriore incontro con esperti )(probabilmente della Polizia Postale, ndr) alla presenza anche degli stessi ragazzi.

 




Redazione

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