Deposito Edison, M5S Brindisi: “Schiaffo in faccia a Rossi dalla sua stessa maggioranza”

Nota stampa dei consiglieri comunali Gianluca Serra, Tiziana Motolese e Paolo Antonio Le Grazie

Brindisi, 27 lug. – “Nel consiglio comunale di ieri il sindaco Rossi ha giocato la carta della retorica e della mistificazione, ricevendo un sonoro schiaffo in faccia dalla sua stessa maggioranza. Il tentativo di far passare il proprio no ad Edison come battaglia sulla sola ‘localizzazione’ del deposito costiero si è rivelato un flop”. Così i consiglieri comunali del M5S Brindisi Tiziana Motolese, Gianluca Serra, Paolo Antonio Le Grazie. “Molti sapevano – continuano – che la localizzazione del deposito era stata indicata da ben due anni nel documento di pianificazione energetico-ambientale dell’autorità di sistema portuale, che ha scontato un lungo iter pubblico di approvazione governativo e regionale unitamente al documento preliminare strategico al piano regolatore, senza che il comune di Brindisi battesse ciglio e sollevasse obiezioni. Si è deciso di andare avanti lo stesso – rilevano i consiglieri – facendo finta di ignorare le interlocuzioni e le mediazioni con Edison e gli operatori del porto, e si è chiesto un atto di fede al consiglio comunale; è andata male. Più volte ieri si è sottolineato che per il Ministero della Transizione Ecologica fosse necessaria una delibera di consiglio comunale che approvasse il parere su Edison; poi, preso atto della debacle, si è tornati sui propri passi abbracciando la tesi del parere approvato con delibera di giunta, nonostante logica vorrebbe che il ‘non voto’ del consiglio si traducesse in un silenzio assenso. Appare evidente – rimarcano – che per Il sindaco Rossi il consiglio comunale resta un’inutile assise e le decisioni andranno prese altrove: a detta del primo cittadino, sarà il presidente Emiliano, non sottoscrivendo alcun accordo Stato-Regione su Edison, a portare avanti di fatto una posizione di Giunta risultata minoritaria in consiglio comunale.
Emiliano sappia, però, che se agirà  come anticipato da Rossi, dovrà far sue tutte le rivendicazioni del primo cittadino.
Regione Puglia dovrà porre in essere azioni immediate e concrete a supporto di quanto sostenuto dal sindaco contro il governo sul jtf e sulla riforma Del Rio. La Regione dovrà affiancare il sindaco nella richiesta dei fondi europei per la transizione energetica con un ridimensionamento di quanto riconosciuto a Taranto e al Sulcis, e dovrà promuovere la nascita della terza autorità portuale pugliese a Brindisi (anche a costo di perdere ZES e zone franche, strumenti che, ad onore del vero, non sono stati mai presi realmente sul serio da questa amministrazione). Insomma, se Emiliano sceglierà di sostituirsi al consiglio comunale della città, dovrà andare fino in fondo abbracciando  la ‘linea Rossi’ su portualità e sviluppo industriale.
Saremo la prima città dell’Italia repubblicana ad avere un governo oligarchico, ma forse potremmo persino trarne un vantaggio” concludono.

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2 COMMENTI

  1. Può accadere che lo smisurato amore politico, invero molto contenuto dai numeri, nei confronti di questo Sindaco trovi giustificazione e, quindi condivisione ad azioni apodittiche che nulla hanno a che vedere quanto meno con la gestione democratica di un Ente. La ubicazione del Deposito Edison è ampiamente evidenziata nella surriferita nota del gruppo consiliare 5 Stelle e le ragioni, politiche, amministrative e socio-economiche, che sottendono alla realizzazione urgente di detto Deposito, sono state poste in chiara evidenza non solo dai Gruppi presenti in Consiglio, ma da Organi sindacali come CGIL, CISL di Brindisi e Taranto, UIL, e da Enti associativi operanti nel Comune. Orbene, al di là della mancata ratifica da parte del Consiglio del provvedimento di diniego ad Edison, che non può essere sostituito con una “furbata” di natura amministrativa, sembra proprio essere in presenza non di uno “schiaffo” da parte della maggioranza consiliare, semmai di un comportamento privo di degnità politica. Continui pure questa Amministrazione la gestione fallimentare, specie sul piano finanziario, ritenendo limitato il tempo in cui dovranno essere chiariti alcuni passi di questa gestione comunale con particolare riferimento ai bilanci delle società partecipate e connessi atti di discutibile posti in essere.
    Brindisi, 30/07/2021 Franco Leoci

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