Deposito catene: al contrario di quanto riferito dall’Assessore all’Urbanistica, l’area è già del Comune. L’idea è di renderla ricettiva

BRINDISI – Nei giorni scorsi, durante una chiacchierata con l’Assessore all’Urbanistica Campo, il discorso è caduto sull’area demaniale denominata “Deposito catene”, in passato di proprietà della Marina Militare e da un paio di anni passata nella gestione del Comune, dopo una lunga trattativa seguita da vicino dall’allora Assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti.




A nostra precisa domanda sui motivi per i quali l’area non rientrasse tra gli interventi inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche, l’Assessore Campo ci ha risposto che in realtà l’iter di acquisizione dell’area non era stato ancora completato e che il Comune attendeva risposte dall’Agenzia del Demanio.

Presa per buona la risposta, abbiamo riportato quanto appreso se non che, letto l’articolo, Pasquale Luperti ci ha tenuto a precisare che l’area è passata nella disponibilità del Comune già nel 2015. Per avere la conferma definitiva abbiamo allora ascoltato l’Assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Brigante, il quale ha confermato la versione di Luperti – smentendo di fatto il suo collega di Giunta – e specificando che l’area non è stata inserita nel Piano triennale perché per il recupero della stessa non esiste ancora uno studio di fattibilità tecnica ed economica. L’intento è quello di trasferire all’area una vocazione ricettiva, implementando il progetto approntato dalla passata Amministrazione comunale, che prevedeva la nascita di un grande giardino sul mare. L’Assessore Brigante ha fornito rassicurazioni sulla ferma volontà del Sindaco di intervenire su quella zona strategica per la città, ma ha aggiunto che bisognerà reperire le risorse necessarie: un problema non di poco conto se rapportato al periodo di ristrettezze economiche vigente.

L’Assessore Brigante ci ha tenuto poi a ragguagliarci sulla imminente risoluzione della vicenda legata all’appalto per i lavori di riqualificazione di Cala Materdomini: a seguito delle indagini giudiziarie in corso sull’intervenuto affidamento del progetto di riqualificazione della spiaggetta, infatti, il Segretario generale del Comune aveva deciso di bloccare l’iter di affidamento dei lavori. Adesso, però, la Commissione esaminatrice pare aver ricevuto il via libera per procedere all’esame delle offerte giunte ed alla conseguente aggiudicazione dei lavori.

Seguiremo attentamente le due vicende, sperando che ricorsi e penuria di risorse economiche non rallentino ulteriormente lo sviluppo di quelle aree, dalle quali la città potrà ricevere nuovo slancio.




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