Decreto Coronavirus, Amati: “Contenuti assurdi, facciamo prima ad applicarci da soli il diritto emergenziale; servono misure severissime e limitazioni di libertà, non inviti a evitare”

“Un appello: a questo punto facciamo prima ad applicarci da soli i divieti consigliati dagli esperti. Nella bozza del decreto era scritta una cosa già irragionevole, ‘evitare in modo assoluto’ di lasciare la zona rossa, nel provvedimento finale è stato eliminato pure ‘in modo assoluto’. Ma che assurdità. Prima si capisce e meglio è. Lo vado dicendo da giorni: servono misure severissime, draconiane, altro che raccomandazioni, auspici o inviti a evitare. Ci servono soprattutto nelle regioni diverse dalla Lombardia, e penso alla Puglia, per risparmiare vite umane. Già, vite umane. Qui non stiamo parlando di malattie delle piante, tanto da poter ripetere le assurdità già viste in passato nella nostra regione. Qui stiamo parlando di vita umana. Lo volete capire, voi tutti che avete il potere di assumere decisioni, che siamo in stato di emergenza?”. Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale Bilancio.

“Sin da quando ho contribuito a fondare la Protezione civile regionale – prosegue Amati –, abbiamo sempre detto che stare in emergenza significa sospendere temporaneamente il diritto ordinario, cioè ridurre le libertà attraverso obblighi, divieti, proibizioni, e così via. Uno stato di eccezione. Non sono concepibili quindi inviti, raccomandazioni, auspici o quant’altro, di gran moda nei tempi ordinari, per lisciare il pelo o far finta di decidere sotto le insegne di un’improbabile e ruffiana partecipazione”.

“Se c’è emergenza, come c’è, non si può – sottolinea il consigliere regionale Pd – usare la parola ‘evitare’: si ordina e basta e si fa rispettare quell’ordine con tutti i mezzi di coercizione. Qui, invece, siamo abituati a ragionare come se fossimo in una estenuante assemblea di condominio con esiti addirittura ridicoli. Ma che significa ‘evitare’, e nemmeno più con il conforto di quel primo inciso, ‘in modo assoluto’, che almeno creava qualche turbamento di coscienza? Ma ci voleva tanto a scrivere ‘è vietato, è proibito?’. Vi prego – conclude –, a questo punto la cosa migliore da fare è applicarci da soli il diritto emergenziale, perché in Italia c’è l’abitudine di scrivere i decreti non per attuare soluzioni ma per passeggiare tra Tar, Consiglio di Stato e tribunali vari”.

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2 COMMENTI

  1. è giusto quanto afferma il consigliere regionale Fabiano Amati. La questione è seria e le raccomandazioni non valgono esistono solo le forze della ragione, che provengono dalla scienza e dagli studiosi della materia, cui obbedire.
    brindisi, 09/03/2020 Franco Leoci

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