D’Attis (FI): “Fondi dell’Unione Europea anche alla centrale carbone di Brindisi”

“In questi giorni sta prendendo forma l’applicazione in Italia del Fondo europeo per una transizione equa. Si tratta di circa 364 milioni di euro da destinare alla decarbonizzazione in Italia. Ma quale e’ stata l’interlocuzione tra il nostro Governo e la Commissione UE? Quali aree sono state, seppur in via preliminare, individuate?”. Lo chiedono i deputati di Forza Italia Mauro D’Attis, Vincenza Labriola e Elvira Savino, che hanno presentato due interrogazioni parlamentari al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Affari Europei e al Ministro dell’Ambiente.
“Credo – dice D’Attis – sia indispensabile rendere pubblica la documentazione e capire se l’area della centrale a carbone Federico II di Cerano, che insiste nell’area di Brindisi, risulta tra le aree e gli impianti industriali beneficiari delle risorse assegnate al nostro Paese nell’ambito del citato Fondo.
Si tratta infatti di un’area fortemente attenzionata, soprattutto nel passato, per il notevole impatto ambientale. La nostra richiesta e’, quindi, che l’area abbia la stessa valutazione di quella degli stabilimenti ex ILVA e dell’area mineraria del Sulcis-Iglesiente, affinche’ possa realizzarsi una conversione verde e contribuire al processo europeo di decarbonizzazione”.

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