CEGLIE – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Euprepio Curto, coordinatore di Progetto per l’Italia, in merito alla vertenza Tecnomessapia.
Va sicuramente salutato con sincero plauso il risultato, sia pur parziale, ottenuto sul versante della salvaguardia di posti di lavoro dei lavoratori dipendenti da Tecnomessapia.
Pur tuttavia, faccio mie le perplessità manifestate dal Ministro Bellanova, la quale ha parlato, senza tanti giri di parole, della necessità che l’azienda garantisca percorsi scevri da opacità, e dalla stessa On.le Elisa Mariano la quale, ancor di più, ha messo il sale sulla piaga paventando il rischio che le iniziative assunte possano essere utilizzate a fini di mero business da parte della proprietà.
Vi è però da aggiungere qualcosa di più! La crisi dell’aerospazio investe trasversalmente tutte le imprese del settore operanti nelle province di Brindisi e di Taranto.
E’ legittimo porsi la domanda circa quali benemerenze abbia maturato fino ad oggi la Tecnomessapia per essere stata la sola ad essere difesa dai parlamentari locali? Mi si potrà rispondere che in gioco c’era il futuro di tanti giovani lavoratori brindisini. D’accordo! Ma brindisini sono pure i lavoratori di altre aziende del settore, pure esse in crisi, ad iniziare dall’Hb per finire ad altre, si pure di dimensioni molto più ridotte.
Non dovrebbero, anche questi giovani, poter contare sulla solidarietà delle forze politiche, o debbono essere considerati lavoratori di serie B?
In definitiva. Al bando le polemiche, ma una urgente correzione di rotta sarebbe necessaria per una battaglia di più elevato profilo, magari non inquinata da miserevoli calcoli di natura clientelare.