Crociere: il futuro del porto di Brindisi legato alle scelte di Venezia, che pensa di spostare le grandi navi a Marghera

BRINDISI – Si ricorderà la polemica che interessò l’Autorità portuale brindisina allorquando la stessa prospettò l’attracco delle grandi navi da crociera nel porto industriale. Per fortuna, con l’ingresso della Msc nel porto interno nelle giornate di scarso vento, il problema è stato  parzialmente risolto. A far notizia adesso, però, è la scelta verso la quale si sta orientando Venezia: in Laguna, infatti, a seguito del decreto Clini-Passera del 2012 le crociere di grandi dimensioni, non appena verrà individuata una soluzione alternativa, non potranno più solcare il canale della Giudecca e transitare davanti a Piazza S. Marco. La soluzione alla quale sta lavorando il Sindaco Brugnaro, assieme all’Autorità portuale ed agli altri enti coinvolti, sarebbe quella di creare tre accosti a Marghera, ovvero nel porto industriale dove attraccano petroliere e navi mercantili.

Attualmente gli attracchi in Laguna continuano ad avvenire nella Stazione Marittima, la quale però potrà accogliere solo imbarcazioni dal basso tonnellaggio. E’ così che, senza le dovute contromisure, il gigantismo navale verso cui si tende potrebbe limitare fortemente il traffico crocieristico nel porto di Venezia; traffico che negli ultimi anni ha già fatto registrare una notevole diminuzione. La stessa Msc ha ridotto a 3 il numero di navi che fanno scalo nel porto veneziano, e le previsioni per il 2017 parlano di un calo di crocieristi nella misura di 200.000 unità (-11,4%). Ciò è dovuto sia all’adeguamento volontario delle compagnie al decreto Clini-Passera, sia allo sviluppo delle nuove mete (ovvero Cuba e Cina) che stanno drenando traffici ai porti del Mediterraneo.

Inevitabilmente, le dinamiche che stanno interessando il porto di Venezia vanno a riverberarsi sui porti adriatici; e così anche Brindisi, da poco affacciatasi al mercato crocieristico, potrebbe subire in futuro tali conseguenze negative. Le previsioni per il 2017 , comunque, piazzano il porto di Brindisi al 14° posto in termini di traffico crocieristico, con 105.000 passeggeri movimentati ed un +1.907% rispetto al 2016 (anno in cui la città ha visto transitare soli 5.300 crocieristi).

La città si sta attrezzando per offrire alle grandi navi da crociera tre accosti nel porto interno, più quella attualmente utilizzata dalla Msc (ed in passato dalla Tui) nelle giornate di forte vento. Se dovesse realmente essere impedito l’ormeggio delle grandi navi da crociera nella Stazione Marittima veneziana a beneficio delle sole tre banchine progettate a Porto Marghera, però, il crollo del traffico crocieristico che ne conseguirebbe genererebbe ripercussioni anche sui legittimi aneliti del porto di Brindisi, in quanto l’interesse delle compagnie a solcare l’Adriatico (e quindi ad approdare anche a Brindisi) è legato a doppio filo alla possibilità di fare scalo nell’home port veneziano. La speranza è che alla fine possa prevalere il buon senso.

Andrea Pezzuto
Redazione
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