BRINDISI – La casa di cura Salus srl aveva presentato un progetto al Comune di Brindisi per la realizzazione della nuova sede della casa di cura presso un compendio immobiliare acquistato dalla società. Il Comune di Brindisi, nel periodo della gestione commissariale, ha espresso il proprio diniego rispetto a tale ipotesi. Va sottolineato che secondo la difesa della società, per la concessione della deroga degli strumenti urbanistici generali è necessario il riconoscimento da parte del consiglio comunale dell’interesse pubblico dell’opera. Il diniego, invece, è giunto per mano del dirigente.
Impugnato il provvedimento davanti al Tar, i giudici amministrativi hanno effettivamente riconosciuto l’incompetenza dell’organo deliberante il provvedimento. Così, sempre nel periodo del commissariamento del Comune, si è provveduto ad opporre il diniego attraverso una delibera assunta con i poteri del consiglio comunale.
Tale decisione è stata ritenuta dalla Salus srl illegittima e gravemente lesiva dei propri interessi. Il Comune di Brindisi, pertanto, dovrà costituirsi in giudizio davanti al Tar per resistere davanti al ricorso della società.
Andrea Pezzuto
passi pure la illegittima decisione commissariale di affidare al dirigente la notifica del dissenso al progetto della nuova casa di cura della Salus, ma non appare giustificato il provvedimento commissariale, con i poteri del consiglio, di opporre nuovo diniego al progetto in parola impugnato al TAR dalla richiedente: anche in questo caso hanno ritenuto non attendere la decisione degli organi elettivi.
Brindisi, 11/10/2018 Franco Leoci
A BRINDISI SFIORIAMO VERAMENTE IL RIDICOLO E MI FERMO QUI.SONO STATI COSTRUITI QUASI INTERI QUARTIERI CON ABUSI EDILIZI PER NON PARLARE DI ICONE COMMERCIALI A POCHI METRI DALLA CLINICA SALUS CHE OLTRE A ESSERE UNA STRUTTURA PRIVATA SANITARIA CONVENZIONATA CON IL SERVIZIO SANITARIO PUGLIESE CHE MI RICORDI E’ STATA UNA REALIZZAZIONE FORTEMENTE VOLUTA DA PROFESSIONISTI DELLA NOSTRA CITTA’ CHE AMAVANO LA STESSA E SPERAVANO CHE LA CASA SALUTE POTEVA E POTRA’ RAPPRESENTARE UN FIORE ALL’OCCHIELLO NELL’ASSISTENZA SANITARIA NON SOLO CITTADINA MA ANCHE INTERPROVINCIALE.VEDREMO SE IL TAR E IL CONSIGLIO DI STATO POI COSA DECIDERANNO MA RESTA SEMPRE L’AMAREZZA CHE BRINDISI RESTA UN PAESONE VERAMENTE STRANO.