Consiglio Comunale al vetriolo. Alparone: “Le Commissioni usate per non andare a lavoro e per il gettone di presenza”. Rossi: “Siete il nulla, vergognatevi”

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BRINDISI – E’ stato un Consiglio Comunale che ha seguito lo schema dei precedenti: al di là degli argomenti in discussione pare oramai chiaro che i livelli di litigiosità tra le due fazioni saranno difficilmente riconducibili nell’alveo della serena e costruttiva discussione. Così, tra rancori mai sanati, rimpalli di responsabilità e dispetti reciproci si è consumato l’ennesimo Consiglio Comunale chiuso con un nulla di fatto.

Gli spunti interessanti non sono mancati, ma interessano poco i cittadini costretti quotidianamente a barcamenarsi tra mille problemi. Così, si è assistito al solito refrain che ha visto i consiglieri Rossi ed Alparone attaccare a testa bassa, ribadendo la vacuità dell’azione amministrativa e richiamando ad un’esame di coscienza Sindaco, Giunta e Consiglieri.




Il Consiglio, in verità, si è aperto con una notizia che è destinata a far discutere: domani, infatti, i Capigruppo discuteranno di un progetto presentato dalla società A2A per rilanciare la centrale di Brindisi nord, la quale, secondo molti, avendo da tempo valicato la sua soglia massima di vita, dovrebbe invece essere smantellata, in modo da utilizzare le capienti aree retroportuali in oggetto per altre destinazioni d’uso.

Agli originari punti all’ordine del giorno se n’è aggiunto uno rigurdante la possibilità, poi accolta dai consiglieri, di dare mandato agli uffici comunali affinché verifichino gli estremi per una opposizione alla Delibera regionale che ha allungato la Via Franchigena fino a S.M. di Leuca.

Per il resto, riguardo la richiesta dei 5 Stelle di aggiornare costantemente il sito web del Comune con i verbali dei Consigli Comunali e delle Commissioni Consiliari, il Dirigente Angelo Roma si è espresso con un parere tecnico attraverso il quale ha rammentato che tale operazione sarebbe onerosa per le casse comunali e che, secondo l’Anac, non rientrerebbe tra gli obblighi di legge in capo ai Comuni, quanto piuttosto nella sfera della discrezionalità degli stessi. Sul punto, Rossi ha rilevato che, reperire la disponibilità di qualche funzionario disposto a lavorare una volta a settimana su questo aspetto, a fronte di una pianta organica comunali pari a circa 400 dipendenti, non sarebbe così difficile: pertanto, non garantire questo servizio ai cittadini rientra sì nelle prerogative politiche della maggioranza, ma lascia trasparire una mancanza di volontà ad aprire l’atività amministrativa alla trasparenza.

A queste parole, poi, si sono aggiunte quelle di Alparone, che ha rincarato la dose esacerbando gli animi in aula. Secondo lo stesso, infatti, non produrre i verbali delle Commissioni Consiliari sarebbe propedeutico a celare pratiche paraillegali, come la mera firma al fine di percepire il gettone di presenza o ottenere la giustifica per non andare a lavorare, senza che venga così prodotto niente per la città. Tali affermazioni sono state ritenute pesanti ed offensive da molti consiglieri, tra i quali anche Luperti, ed il Presidente del Consiglio Guadalupi si è impegnato ad approfondire la questione nella prossima Conferenza dei Capigruppo, nella quale si discuterà anche di quello che il Consigliere Epifani ha definito, riprendendo un titolo giornalistico, il ‘muro della vergogna’ di Via del Mare.

La mozione sulla trasparenza è stata alla fine respinta, così come quella avanzata da Rossi sulla costituzione di una Commissione ad hoc che approfondisca la situazione della Fondazione Giannelli. La mancanza di una motivazione alla base del rigetto messo in atto dalla maggioranza ha mandato in escandescenza il Consigliere di Bbc, che ha minacciato di portare le carte in Procura.




Stessa sorte ha avuto la mozione sull’istituzione di un’area ‘no voucher’ nella città di Brindisi, nonostante Rossi abbia fatto presente che i voucher vengono utilizzati anche dalla Fondazione del Teatro Verdi, contravvenendo alla ‘regola aurea’ che vuole che gli stessi non vengano utilizzati dalle pubbliche amministrazioni e dagli enti a partecipazione pubblica in assoluto.

Diverso, invece, l’esito della proposta di D’Attis sull’istituzione di una Commissione speciale che possa lavorare all’abbattimento dei costi della Tari. Secondo il ‘forzista’, il Consiglio Comunale, anche sulla base di una recente ordinanza del Tar, deve vagliare criticamente i piani finanziari redatti dalle società che gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti, andando ad esempio ad individuare ed eliminare i servizi ed i costi ritenuti superflui o inattuabili. Fare ciò, però, non sarà così semplice, se è vero che, come detto da Rossi, in Commissione bilancio non sono mai pervenuti i costi dei servizi inerenti l’anno 2016. Lo stesso Rossi, poi, ha accostato la maggioranza al nulla, ricordando che la situazione ereditata dal Sindaco è stata creata da gran parte dei suoi consiglieri di maggioranza, che hanno fatto parte dell’Amministrazione Consales. Meno efficaci sono sembrate le soluzioni suggerite dal Consigliere al Sindaco, quali: il ricorso ad ordinanze urgenti, che sono però vietate dall’Anac, salvo che il Consigliere non facesse riferimento all’aspetto della tutela della salute pubblica, previa certificazione del danno sanitario effettuata dall’Asl; l’affidamento del servizio di nettezza urbana all’Amiu, che però richiedeva al Comune un esborso pari a 400.000 euro per entrare come socio; o ancora l’immobilismo del Sindaco sulla questione discariche, sulle quali, ad onor del vero, pesa maggiormente l’immobilismo regionale, data la competenza in materia dell’Ente. Vero è, invece, che il Comune non è in grado di approntare un singolo bando corretto, prestando così il fianco a ricorsi e gettando la città in una situazione di stallo drammatica e non più accettabile.

Alla fine, però, avremo la nostra Commissione speciale sulla Tari, sperando che riesca a produrre, rispetto alla situazione vigente, almeno una miglioria che sia una.

Il Consiglio si è poi chiuso con il voto all’unanimità favorevole riguardante l’adesione al Gal Alto Salento sui progetti attinenti l’agricoltura, oltre che su quelli già approvati inerenti la pesca.

E intanto i mesi passano…

Andrea Pezzuto




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