BRINDISI – “Puoi allungare la bitumazione anche un po’ più in là?”.

Sarà stata più o meno così la richiesta che l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Brigante avrebbe fatto alla ditta che si è interessata del rifacimento del manto della strada vicinale Contrada Montenegro. Parliamo al condizionale – sempre – perché ci auguriamo che arrivino smentite da parte dell’interessato.

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La vicenda riguarda lavori previsti da una delibera del 2014 della vecchia Amministrazione. Ciò che è certo è che il fatto avrebbe scatenato una lite furibonda nel corso della Commissione ai Lavori Pubblici tra un consigliere comunale e lo stesso assessore, con il primo che chiedeva spiegazioni per questo presunto ‘abuso’, ovviamente non ‘avallato’ dalla Amministrazione. Almeno a sentire qualcuno dei presenti.

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Ma quale sarebbe stato – sempre se tutto ciò corrisponde al vero –  l’interesse dell’assessore a far sì che la ditta bitumasse oltre quello che era il troncone principale della strada in questione? In quella strada – che di fatto pare essere ‘privata’ (almeno stando a quanto racconta qualcuno dei componenti la Commissione) – abiterebbero i genitori di Brigante. Tra l’altro, come si vede dalle foto, è l’unica stradina asfaltata e non compresa nel troncone principale che doveva essere bitumato. Sta di fatto che in Commissione sono state chieste spiegazioni all’assessore per capire se fosse vero quanto qualcuno aveva denunciato. Ma Brigante è andato su tutte le furie, lasciando la stanza e dicendo testuali (o quasi) parole: “Se qualcuno ha dubbi, chè andasse direttamente in Procura!”.

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Redazione

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