Colpo gobbo: “Nonno Vito, pensaci tu!” – di Bastiancontrario

Ho sempre pensato che il decoro urbano passi anche attraverso l’estetica degli edifici, privati e pubblici. Ho sempre pensato che tutti i primi cittadini che si sono avvicendati a Brindisi hanno usato poco lo strumento delle ordinanze sindacali. Obbligare i proprietari di ville, case, palazzi condominiali, negozi e uffici a manutenere le facciate degli stabili, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello estetico, è un atto dovuto  di civiltà. Oggi uno delle strutture che versa in condizioni vergognose di decoro è certamente la casa circondariale di via Appia. Inguardabile, da almeno un decennio. E’ inammissibile che  il Ministero di Grazia e Giustizia (ma in questo caso di grazia c’è n’è davvero poca, di giustizia non so) non sia capace di reperire fondi per dare una bella rinfrescata di ducotone rosa antico a quelle sofferenti mura. Nelle more, aspettando un imbianchino che purtroppo si chiama Godot, non resta che adottare una soluzione d’emergenza e, quindi, invocare a gran voce l’intervento dell’unico super eroe in grado di sistemare, con lavoro subito e immediato, quella facciata indecente: il prode Nonno Vito. Dai, grande Vito, datti da fare col tuo magico “Scuppettoni” e ridai decoro e dignità a questo edificio dello Stato che lo Stato non è capace di tenere in ordine.

                                                                                                Bastiancontrario

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