Colpo Gobbo: “IL PRIMO DELLA CLASSE IN UNA CLASSE MISTA” – di Bastiancontrario

Oh, finalmente! Habemus Papam. I conclavi di martedì e mercoledì sanciranno ciò che è stato deciso da un pezzo, da quando tutti nostri politicanti, e soprattutto “ i  grullini”, sono rimasti folgorati sulla via damascata del Recovery dal carisma magnetico del “Professore”, il romano Mario Draghi, er mejo fico der bigoncio, nuovo Super Presidente del Consiglio pro tempore in attesa di ascendere al soglio quirinalizio. L’unica a resistere eroicamente alle lusinghe del potere, la claudicante Giorgetta Meloni. Si è avverato l’auspicio dell’ex caimano Silvio da Arcore, cioè quello di volere un governo dei migliori guidato da “Er Più”. Insomma una compagine… aristocratica, perché ariston, in greco antico, non è la nota marca di cucine né un teatro sanremese, ma il superlativo di agatòs (buono). Perciò, quando il macellaio vi propone un arista di maiale, sappiate che vi sta dando la parte migliore della bestia. Noi itala gente, dovremmo avere ora il governo composto dai ministri migliori (una specie di aristogatti), ma non tutti la pensano così. Intanto perché non c’è l’on. Gennaro, che di cognome fa proprio Migliore, e poi perché molti anziani vanno subito con la mente al compagno Togliatti, detto “Il migliore” dai suoi ed “il peggiore” da tutti gli altri. Comunque la pensiate, un fatto è certo: siamo in piena escalation di nobiltà; dopo il Conte è arrivato Il Principe machiavellico, “forte come un lione e astuto come una golpe”. In Cina è appena iniziato l’anno del bue, da noi quello del Drago, ascendente Bce. Se son rose, fioriranno, se son cavoli, pure. Se i ministri saranno davvero migliori di quelli di prima, lo scopriremo vivendo. Per ora, anche se ci sono poche femminucce, è una classe mista, composta da bravi, mediocri e qualche ripetente. Sui tecnici c’è poco da storcere il naso (a proposito, ma possibile che il povero Cottatelli sia sempre l’eterno bidonato?), sui politici mi pare invece che ci sia da eccepire molto. I precedenti non portano a considerare “aristocratiche” le figure della Gelmini (quella che parlò di un tunnel che collegava il Gran Sasso al Cern), quella del redivivo Brunetta, con tanto di ciuffo alla “Cuore e batticuore”, ministro ripetente, perché già ha occupato, senza molta gloria, il Dicastero della Pubblica Amministrazione. E ancora Giggino Di Maio agli Esteri ( perseverare è sempre diabolico), Carfagna la bella, a difesa del Sud (vedremo…). l’ineffabile e  piuttosto neutro Orlando al Lavoro, non si sa bene per quali particolari competenze. E poi Speranza, faccia da bravo uaglione, riconfermato anche per il suo indispensabile cognome. Manuale Cencelli applicato alla virgola dal Dominus Super Mario, uno che parla poco e fa molti fatti, ma… quali? Mistero dragoso… Certo che la determinazione non gli manca. Ad un cronista che gli lanciava al volo un “In bocca al lupo”, ha replicato pronto “Non è possibile, perché il lupo sono io…”. E i suoi occhi brillavano di una luce ironico-piratesca.

                                                                    Bastiancontrario

 

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